sabato 11 agosto 2007

FAMMI UN FAVORE!



Ciao.... non fraintendere il titolo, non sto a chiederti un favore, anche se il titolo fa intendere diversamente.
Pensavo alla preghiera, che noia direbbe qualcuno, eppure io la vorrei mettere su un altro piano.
Fammi un favore! Sono le parole che alle volte mettiamo nella nostra preghiera, sopratutto quando vogliamo fare una richiesta a Dio. Gesù su questo punto ha qualcosa da dirci, da chiarirci.
Quando chiediamo nella preghiera, ci rivolgiamo a un Padre che ci ama e non a un despota da convincere. Oh mamma, e se Dio non risponde? Pensiamo veramente bene quando chiediamo qualcosa a Dio? Fermiamoci un attimo per capire quale idea abbiamo di Dio.
Forse nella nostra vita non siamo ancora pronti a ricevere il dono della preghiera. Sì, hai capito bene, ho detto dono della preghiera, perché non esiste preghiera se Dio non ce la dona.
La preghiera ha bisogno di quell'attenzione fiduciosa e di un ripetere sempre: Maestro, insegnaci a pregare. La nostra preghiera non è uno strappare favori o guadagnare l'amore di Dio con la nostra generosità. La preghiera è gusto dell'incontro e del dono. Forse è il caso che in questo periodo di ferie (almeno per chi è in ferie, poi se quanti sono rientrati si vogliono aggiungere, benvenuti), chiediamo il dono di trovare un ristoro per il corpo e per lo spirito.
In mezzo alle preoccupazioni e alle attività come nel cuore delle nostre ferie, il Signore ci invita a volgerci verso di lui, a pregarlo, perché Egli è un Dio pieno di amore e di tenerezza...
Continuiamo allora, a chiedere favori a Dio, ma nella continua scoperta del Suo volto pieno di amore.