domenica 9 settembre 2007

ESCI ANCHE TU DALLA LOGICA DI QUESTO MONDO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Se qualcuno questa settimana ha seguito la liturgia della Parola, ha potuto osservare come la Parola di Dio passa nella vita di ciascuno. Passa attualizzandosi nel Tempio, passa nella casa dell'ammalato, passa nell'ambiente di lavoro. Passa in ogni situazione, perché Dio è sempre alla ricerca di ciascuno di noi.
La liturgia domenicale della XXIII domenica del Tempo Ordinario, ci porta a rivedere il cammino settimanale e farne una conclusione per la vita.
Quante volte nel cammino della nostra vita, al termine di una giornata di lavoro, di studio, di vacanza, sentiamo che qualcosa manca alla nostra vita, che nonostante tutto c'è qualcosa di incompleto. Ancora un tassello manca a completare la nostra giornata. C'è qualcosa che non va! La Parola di questa Domenica ci insegna ad affrontare la nostra esistenza alla luce dello Spirito, cioé di quanto il Signore vuole comunicarci.
E' un cammino all'interno di noi stessi, per capire un raggio del volere di Dio. Ma non è facile, come non è facile capire il Vangelo di oggi che parla di odio. Come vivere la sequela di Cristo Gesù che amore e che adesso, parla di odiare il padre e la madre? Che contraddizione, qualcuno potrebbe dire. Invece no, cari miei. L'ebraico non ha il comparativo e quindi se in ebraico bisogna dire "ti amo", si dice "non ti odio". Il Vangelo non è mai contraddittorio, ma provocatorio. Gesù chiedendo di odiare i propri affetti cice che lui può essere più di ogni affetto. Forse è il caso di vedere se nella nostra vita di cristiani ogni cosa passa attraverso di Lui, che vuole essere il filtro della nostra esistenza, sia nella tribolazione, nella sofferenza fisica e spirituale, nel lavoro, in ogni istante della nostra vita. E' da chiedersi se lo ascoltiamo. Perché se non lo ascoltiamo tutto il nostro cammino di fede può apparire disumano.
Lasciamo allora che la Parola invada la nostra anima. Lasciamo con coraggio le nostre certezze per affrontare con decisione il cammino della fede sulle orme del Cristo con i nostri limiti, con le nostre sofferenze, con le nostre gioie, perché anche noi possiamo uscire dalla logica di questo mondo per entrare nella logica del Regno.