mercoledì 12 settembre 2007

NEL NOME DI MARIA LA NOSTRA BEATITUDINE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Oggi, nella calendario liturgico della Chiesa, ricordiamo il Santo Nome di Maria (auguri a quanti portano questo dolce nome) e la Parola del giorno da una parte se ci richiama alla beatitudine, dall'altra ci mette in guardia (vedi Lc 6, 20-26). Cosa succede? La Parola incarnata del Padre passa dalla nostra esistenza, ma questa volta, rivolgendosi a quanti lo seguono (i discepoli), mette in chiaro alcune cose. La proclamazione delle beatitudini non è la nuova edizione di un manuale di morale pratica e spicciola; Gesù tratteggia il suo Volto nella nuova identità dei discepoli. Essere discepolo di Gesù è opera di Dio, deriva dalla missione del Figlio. Il dono del discepolato, che riceviamo dall'Incarnazione e ci fa partecipi del Mistero Pasquale, non può essere vissuto come inermi ma richiede la nostra collaborazione. Ciò è evidente anche perché, sempre rivolgendosi ai discepoli, Gesù completa le beatitudini nei "guai" corrispondenti.
Ecco, qui non confondiamoci, non siamo divisi da Gesù in buoni e cattivi. Tutti siamo chiamati e invitati a percorre la via che le beatitudini tracciano. Il discepolato di Gesù è un dono da vivere nella nostra quotidianità, per la nostra vita giornaliera. Non è un semplice stato ma è il percorso che invita tutti alla conversione vera di cuore. La gratuità dell'agire di Dio non implica la nostra inattività ma quella passività che abbiamo nell'accogliere docilmente la voce dello Spirito.
Con questa Parola odierna, siamo invitati a riscoprire il dono della grazia del Battesimo che ci rende figli di Dio per viverlo in coerenza e sincerità. Questo lo possiamo fare attraverso l'invito che sanm Paolo ci fa nella prima lettura: nel "cercare le cose di lassù" (vedi Col 3, 1-11).
Ricordiamo, in questo momento, la Vergine Maria che visse per prima le beatitudini, ad agire docilmente nell'ascoltare Dio che continuamente parla al nostro cuore. Affidiamoci quest'oggi alla protezione della Vergine Santa per sperimentare che il Signore è la fonte della vita e che in lui solo c'è salvezza.