mercoledì 19 settembre 2007

RIVEDERE LA NOSTRA FEDE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il Vangelo di questa mattina (vedi Lc 7, 31-35) continua rivelare il mistero del Signore. Ricordate cosa vi dicevo? La nostra vita è un entrare poco alla volta dentro il mistero di Dio. L'evangelista Luca non fa altro che questo: farci entrare piano piano nel mistero di Dio.
Le parole di Gesù vogliono scuotere il nostro modo di pensare e di agire, modo che tutt'oggi abbiamo in qualsiasi campo viviamo. Basta pensare se qualcosa ci da' fastidio, subito siamo pronti per criticare o per pensare diversamente da come la pensavamo. Eppure c'è qualcosa alla nostra esistenza che manca. Gesù stesso esorta a vivere meglio la nostra fede.
Possiamo leggere il messaggio del vangelo odierno proprio nell'invito alla fede. L'esortazione che fa Gesù, è quella di vivere una fede vera e sincera senza giudizi sul comportamento altrui. Talvolta la nostra fede può vivere in un livello marginale della nostra esistenza. Ci definiamo, si, cristiani, ed anche praticanti, ma per quel poco che basta a tacitare la nostra coscienza.
A quanti inviti per una vera conversione non rispondiamo? Talvolta, preferiamo una esistenza tranquilla e senza troppi ostacoli! Basta guardare una celebrazione eucaristica per rendersi conto a che titolo si partecipa. Tanto il mondo, si sente dire, va avanti lo stesso e senza cambiare!
La vera fede si vive nella profonda conversione del cuore e se solo riuscissimo a operare questo cambiamento per noi e quanto ci sono vicini, possiamo trovare la strada che Gesù ci indica nel praticare l'amore.
Preghiamo così: Signore, noi spesso abbiamo paura di farci coinvolgere in qualunque cosa, compreso il Tuo piano. Fa' che il nostro cuore sia sempre rivolto ad abbandonare i pregiudizi, per costruire il Tuo Tempio in mezzo a tutti.