lunedì 17 settembre 2007

UMILTA' NEL SERVIRE GLI ALTRI


Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Oggi l'Ordine Carmelitano è in festa, perché ricorda il suo Legislatore: Sant'Alberto di Gerusalemme. La Liturgia di oggi nella ricorrenza di questo santo Pastore, è permeata dall'ascolto della Parola di Dio. Ricordate nell'Antico Testamento cosa vi è scritto? "Ascolta Israele..." (vedi Dt 6, 1ss). Quest'uomo di Dio, partendo dall'essenzialità dell'ascolto della Parola di Dio nella vita di tutti i giorni, ha fatto sì, che la vita sua e quella degli altri divenisse al servizio di tutti, seguendo le orme di Cristo Gesù. Infatti, il Vangelo della Liturgia di questa festività ci ricorda come dobbiamo essere servitori della Parola (vedi Mt 20, 25-28).
Il discorso di Gesù parte da una libertà interiore, dove viene delineata una libertà autentica che significa "umiltà del servizio". E' una Parola che sconvolge sempre il nostro modo di pensare, di essere, ma seguire Gesù ha tutt'altro orientamento.
Per capire questo brano forse è il caso di leggerlo dal versetto 17, dove Gesù chiede fin dall'inizio di farsi piccoli, perché è l'atteggiamento contrario del nostro modo di pensare e di agire.
Il seguire Gesù porta in sè sofferenza e servizio. Per questo motivo la Parola di Dio deve dimorare costantemente nella nostra bocca e nel nostro cuore, perché senza la forza che promana da Essa, noi non possiamo farcela, senza il Divino aiuto resteremo indietro, non passeremo la terra promessa.
Impariamo a pregare con la Parola di Dio perchè il nostro cuore si apra sempre più al mondo intero e alla sua salvezza.
Questa mattina, meditiamo facendo nostre queste parole del Vangelo: "E' sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone" (Mt 10,25).