mercoledì 14 novembre 2007

IN LUI TUTTI VIVIAMO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Il 15 novembre nell'Ordine Carmelitano si celebra la Commemorazione di tutti i Defunti Carmelitani.
La Parola di Dio in queste circostanze ci esorta così: "Non vogliamo fratelli che ignoriate la condizione di quelli che dormono nel Signore, affinché non siate tristi come quelli che non hanno speranza" (1Ts 4, 12). Sono parole di conforto, dove ognuno di noi può sperimentare la prova della propria fede. Ecco perché ricordiamo i defunti per sostenere la nostra speranza nella vita piena che il Signore ha promesso ai suoi figli.
La speranza dei credenti è indirizzata verso l'incontro definitivo con Dio, come invito a una comunione piena, quella comunione alla quale già ci introduce, come a primizia, l'adesione a Cristo, e massimamente la partecipazione alla sua Eucaristia. Ma lui nella sua presenza e nella sua sembianza, nei poveri, nei piccoli, chiamerà i suoi fratelli ad una fede in una presenza diversa da quella eucaristica, ma sicuramente non meno vera ed impegnativa. È in questa prospettiva di fede che oggi facciamo memoria dei fedeli defunti carmelitani, pensando a loro ancora in attesa dell'incontro finale con Cristo nella beatitudine eterna.
La preghiera che il Carmelo fa e che invita a fare, non è altro che manifestazione della fede e della carità cristiana, mossi dalla certezza che le preghiere, i suffragi, le indulgenze che si lucrano a loro favore, concorrono ad affrettare l'ingresso nel Regno di Dio, nella beatitudine eterna.
Preghiamo allora la Madonna del Carmelo, la Regina delle anime del purgatorio, quelle che, nella luce dello Spirito, non si sentono ancora degne di accedere alla perfetta visione di Dio nel suo Regno di amore e di perfezione, perché con l'aiuto della Vergine Santa anche loro si possano sentire dire: "Venite, benedetti dal padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi..." (vedi tutto il Vangelo Mt 25,31-46).