lunedì 17 dicembre 2007

GIUSEPPE: IL CHIAROSCURO DELLA NOSTRA FEDE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Siamo nella novena di Natale e il Vangelo (vedi Mt 1,18-24) ci pone dinanzi allo sgomento che può cogliere l'uomo quando i suoi piani vengono sconvolti dall'imprevedibile azione di Dio. Giuseppe vive la sua serena e gioiosa attesa del momento in cui potrà introdurre in casa sua Maria sua promessa sposa. Ma Dio ha altri disegni su di lui e su di lei. Ed ecco il turbamento farsi strada: che senso ha questa inattesa gravidanza di Maria? Giuseppe è un uomo aperto alla "giustizia" di Dio e quindi alla sua volontà. Per lui l'interrogarsi va ben oltre quel bisogno di chiarificazione che sorgerebbe spontaneo, magari accompagnato da un'ombra di rammarico o da una pesante e amara accusa. In questo momento dubbioso, Giuseppe usa l'atteggiamento di colui che scruta la chiamata da parte di Dio, cercandone il senso per la vita. È il passo che Dio si attende dall'uomo, un passo che non va esente da dubbi, perplessità, sofferta ricerca... Ma è proprio in questo travaglio che gli occhi si purificano e il cuore si dispone ad accogliere la Parola che penetra nel chiaroscuro della fede per farne luce: "Giuseppe, non temere!". In questo mistero non resta altro che credere e consegnarsi alla Parola in un silenzio adorante, come ha fatto Giuseppe.
Scopriamo anche noi con senza temere e con l'aiuto di questo "uomo giusto" la grandezza che sta in noi. "Avere davvero la fede che fa sparire ogni impossibilità, cosicché parole come inquietudine, pericolo, paura, non abbiano più senso" (Fratel Carlo di Gesù). Guardiamo i lati oscuri della nostra vita cercando di rintracciare in essi quel progetto d'amore che mi riguarda personalmente.
Preghiamo così: Dio d'infinita tenerezza, dalle tue mani paterne accolgo ogni frammento della mia vita. Ti lodo e ti benedico per le ore di luce, ma ti sono ugualmente riconoscente per quelle in cui mi è difficile capire. So che comunque e sempre tu mi stai sussurrando: "Non temere, io ti amo!" .