mercoledì 30 gennaio 2008

CHIAMATI AD ESSERE LUCE DEL MONDO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Carissimi, il Padre celeste, donandoci il suo Unigenito, ci ha indicato la via nuova della salvezza, l'unica che porta alla luce del suo volto. Il vangelo (vedi Mc 4,21-25) ci interroga: "Si porta la lampada per metterla sul lucerniere?".
Una parabola breve, ma che evoca un quadro efficace. All'interno di questo quadro c'è un movimento: il gesto di chi accende una lampada e poi la nasconde sotto l'armadio e che in seguito decide di mettere il lume sotto il letto. Ma c'è anche chi afferra il lucerniere per metterlo al centro della stanza, e rende tutto luminoso l'ambiente, appoggiandovi sopra la lampada. In questo simbolismo Gesù è per noi la luce che illumina la nostra vita. È la luce dell'immenso Amore di Dio che, senza aspettare d'essere amato da noi, per Primo ci ha amati. Ma bisogna lasciarsi illuminare. Con questa Parola di vita, siamo chiamati a mettere in luce questo amore di Dio che ci investe per la gioia, per il nostro vivere. Non abbiamo bisogno di nasconderla dietro ai nostri comodi più egoici, ma se ci esponiamo con cuore libero, ci infonderà coraggio e vigore.
L'espositore, il lucerniere siamo noi stessi ma solo se abbiamo il coraggio di accogliere la lampada della Parola e di metterla in pratica.
La festa di san Giovanni Bosco ci vuole far riflettere su questa dimensione pieno di aria pura e di slancio apostolico perché Don Bosco ispirava e comunicava la gioia.
"Dobbiamo essere lux mundi, ovvero lucerna ardens in domo Dei, perché un cristiano viene osservato da mille e mille, e guai se non risplende.Non dimenticate che dovete essere ovunque cristiani, vale a dire: sale nei discorsi e luce colle buone opere" (san Giovanni Bosco).