venerdì 11 gennaio 2008

DIO CI CERCA...

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Non si potrebbe chiudere meglio il tempo liturgico di Natale che evocando il corteo nuziale che ci conduce al servizio della vita (vedi Gv 3,22-30). Giovanni Battista ha preparato da lontano le nozze del suo padrone. Quando questi giunge, egli lo indica e si fa da parte appena lo sposo ha incontrato la sposa. Nel testo del quarto evangelista Giovanni Battista ci consegna un tratto inedito di sé stesso. Egli utilizza una immagine diversa da quelle più abituali. Conoscitore delle Scritture ed autentico testimone del popolo di Israele, Giovanni Battista si qualifica ai suoi discepoli nella veste di amico dello Sposo. Ecco: le nozze. Momento di gioia, di condivisione, di amore, esse sono possibili a condizione che due si cerchino, si trovino, stringano un patto, un'alleanza di amore. Il Dio-con-noi cerca la sua sposa e desidera che sia pronta per le nozze. L'amico dello Sposo contribuisce a preparare la sposa-Israele chiamata alle nozze con lo Sposo-Dio. Nemmeno il rischio di morte farà indietreggiare il Battista dal compito assegnatogli: egli testimonierà fino al martirio proclamando di essere solo una voce.
La vocazione di Giovanni Battista non si è spenta con lui, essa si prolunga in ognuno di noi. Egli ci rivela come lavorare alle nozze di Gesù con la sua Chiesa, e vi svela il segreto della sua gioia: “Egli deve crescere e io invece diminuire”. Giovanni Battista è tutta la vocazione della Chiesa e dunque la nostra vocazione. Indicare Gesù, l’Agnello di Dio. Riconoscerlo in mezzo a noi. Farsi da parte davanti a lui, e ripetere: Convertitevi perché il regno di Dio è vicino!