mercoledì 6 febbraio 2008

SEI CAPACE DI SEGUIRE GESU'?

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Carissimi, entriamo in Quaresima, e la Chiesa vuole spiegarcene subito lo scopo. La vita di Gesù ha il suo compimento sulla croce, ma al tempo stesso nella risurrezione, che dalla croce è inseparabile.
Quante volte ci siamo sentiti dire queste cose! Eppure se vogliamo seguire Gesù e intraprendere questo grande cammino che deve condurci al Padre, la prima cosa da fare è rinunciare a noi stessi. Gesù non ci dice subito di prendere la nostra croce, perché se noi prendessimo la nostra croce stando in noi stessi, questa sarebbe insopportabile. Gesù ci domanda di rinunciare innanzi tutto a noi stessi, cioè al nostro io. Poi iniziare a prendere la nostra croce ed immedesimarsi nella croce di Cristo. Ecco perché durante la Messa, preghiamo con queste parole: "Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento"
Il Vangelo di oggi ci richiama proprio a questo (vedi Lc 9,22-25). Nel cammino verso Gerusalemme, verso la croce e la Pasqua, Gesù prepara i suoi discepoli, ricordando loro che per essere discepoli, per andare cioè dietro di lui, è necessario percorrere la sua stessa strada.
Che fatica a comprenderlo!!! Forse perché gli diamo a Gesù di tanto in tanto la "zolletta di zucchero". Siamo in errore, perché andare dietro a Gesù non è la scelta di un momento, di un atto eroico, ma di ogni giorno capace di coinvolgere tutta la vita.
Questa è la sequela, l'essere discepoli del Figlio dell'uomo. La croce è, allora, prima di tutto, l'adesione obbediente al progetto del Padre, il dono della propria vita ai fratelli, scegliendo la logica del servo e rinunciando ad ogni sogno di conquista ... per trovare vita.
Allora, "Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non avere paura di Lui. Abbi il coraggio di rischiare con la fede! Abbi il coraggio di rischiare con la bontà! Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro! Compromettiti con Dio, e vedrai che la tua vita diventa ampia e illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perchè la bontà di Dio non si esaurisce mai!" (Benedetto XVI).