giovedì 8 maggio 2008

"MI AMI TU PIU' DI COSTORO?"

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!



In questo giorno, 9 maggio, che riflettiamo se amiamo il Signore e come lo amiamo nel calendario carmelitano ricordiamo un santo la cui vita era tutta dedita all'educazione e formazione della vita spirituale: san Giorgio Preca.
Anche Gesù si preoccupa della vita spirituale dei suoi discepoli e ne tasta la fede (vedi Gv 21,15-19). Apparendo sulla riva del lago di Tiberiade ai suoi discepoli e dopo aver banchettato con loro, per ben tre volte rivolge a Pietro una domanda: «Mi ami?».
Questa domanda da parte di Gesù, contiene una sottigliezza progressiva che lo aiuta a prendere coscienza dell'amore che Gesù gli sta offrendo. In pratica Gesù dice: "Pietro, mi ami più di costoro? mi ami di amore incondizionato, generoso nel dono di te stesso? sei mio amico?". Pietro non da' una risposta ben precisa, sicura: sa chi ha davanti e sa pure che lo conosce bene. Il cuore di Pietro, forse, è ancora rattristato per il rinnegamento e quindi si considera inadeguato, ma pensa anche alla missione che lo attende e risponde:«Signore, tu lo sai!», pronunciando a fior di labbra un umile liberante abbandono nel cuore di Colui che scruta e conosce i pensieri e i sentimenti dell'uomo. Tre volte lo aveva rinnegato, tre volte ora gli conferma il suo amore. Se consideriamo che, secondo l'uso del tempo, una triplice affermazione davanti a testimoni equivaleva ad una dichiarazione scritta e dunque solenne, comprendiamo come Pietro si stia consegnando, finalmente senza più riserve, a Cristo Signore per pascere il gregge che Lui gli affida, in corrispondenza alla sua disponibilità. Quanto è lontana la presunzione istintiva di quel pescatore di Galilea che il vangelo ci ha fatto conoscere durante la vita pubblica di Gesù! Da allora, quanta strada ha fatto Pietro! Preziose, soprattutto, le lacrime del pentimento che gli hanno terso il cuore. Preziose per lui che è cresciuto nella fede, e per la Chiesa nascente, che sarà guidata dalla sua carità pastorale matura e materna avendo, egli per primo, sperimentato la tenerezza di un Dio «lento all'ira e grande nell'amore» che «come un pastore, porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madri» (Is 40,11).
Durante la preghiera, fermiamoci per ascoltare la triplice interrogazione di Gesù: «Mi ami tu...?». Ascolterò Lui e ascolterò il mio cuore e preghiamo così: Signore, tu m'interroghi ogni giorno sull'amore. Vorrei risponderti come Pietro: «Tu lo sai che ti amo», ma tentenno per paura che questo amore mi sospinga verso il largo, oltre me stesso, chiedendomi 'troppo'. Donami l'audacia degli umili e forti che si abbandonano a Te come bimbi del regno, e sulla tua Parola gettano ogni giorno la rete della fiducia.