domenica 8 giugno 2008

LE BEATITUDINI NELLA VITA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Torna ancora una volta per noi riflettere sulla carta di identità cristiana: le beatitudini (vedi Mt 5,1-12).
Gesù ci svela il suo più profondo desiderio: quello di vederci beati. Beato chi...! potremmo dire. Oggi la vita è sempre più difficile in tutti i sensi, allora dire beato forse magari un obiezione salterà fuori oppure lo riserveremo a preti, frati, suore, monache, etc. Il mondo dice: beati i ricchi, i potenti e i prepotenti, beati quelli che si fanno avanti con qualsiasi mezzo, beati quelli che spremono piacere a qualsiasi prezzo. Mi chiedo: queste persone che sfruttano ogni cosa e ogni persona se sono veramente beati. Magari qui diremmo a caldo, "sì, lo sono!". Poi se di loro leggessimo un articolo in prima pagina, diremmo diversamente, ma non beati.
Allora è caso di pregare bene la Parola che il Signore ogni giorno ci consegna. Gesù non fa altro che cogliere la nostra attenzione, ma per invitarci a guardare in profondità, dentro noi stessi, per capire ciò che veramente nella vita conta. Ma anche qui, qualcuno potrebbe rispondermi: "basta che ci sia la salute, c'è tutto!". Ed è vero anche questo. E' una frase ancora valida, ma oggi dobbiamo dire incompleta, in quanto solo la salute non basta. Oggi, infatti, assistiamo a una generale, forse eccessiva, preoccupazione per la cura del corpo ma bisogna vedere se lo spirito è malato, perché se questo è malato tutto è ammalato dentro e fuori di noi. Non si tratta di scegliere o il corpo o l'anima, ma di complementare le due realtà, perchè essenziali tutti e due per la vita e lo sviluppo della persona umana. Ciò che dobbiamo temere è la disarmonia tra la dimenzione corporale e quella spirituale.
Allora, la beatitudine di Gesù tratta di quella felicità che sperimentiamo se, con Gesù, lasciamo spazio in noi ai desideri dello Spirito, non a quelli dell'egoismo, nonostante che nella vita possiamo avere delle difficoltà, perfino nel dolore perché crea in noi le condizioni vere, concrete per vivere insieme a Gesù, assumendo i suoi criteri di valutazione e il suo modo di amare.
Preghiamo con queste parole: "Dammi un cuore povero e arricchiscimi del tuo amore".