lunedì 23 giugno 2008

PROFETA DEL DIO ALTISSIMO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Festeggiamo la nascita di Giovanni Battista. E un giorno di gioia, nel quale ci è annunciato il Messia (vedi Lc 1,57-66.80). Infatti a suo tempo Giovanni lo indicherà ai suoi discepoli: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo".
Giovanni Battista è un personaggio davvero importante perché fa da cerniera tra la prima e la seconda Alleanza.
La liturgia infatti, riferendo a lui il Salmo 138/139 e il secondo cantico del Servo di Jahweh, sottolinea l'importanza del Battista facendone l'atteso dell'intera storia della Salvezza. Scrive Isaia: "Il Signore dal seno materno mi ha chiamato" (Is 49,1); e il Salmista: "mi ha tessuto nel seno di mia madre" (Sal 138,13).
Nel quadro pre natale del profeta di Dio, abbiamo il dolore di Elisabetta per l'impossibilità ad avere figli e dopo quell'atmosfera pesante provocata dal dubitare di Zaccaria, suo marito, della promessa di Dio! Ecco che Dio interviene riportando la gioia nella casa di Zaccaria.
Nel cantico che aveva levato a Dio dal profondo del suo cuore convertito a riconoscerne i grandi benefici, Zaccaria aveva cantato la misericordia. Qui l'evangelista la pone come motivo di fondo d'una gioia che si diffonde intorno a colei che ne è ora il visibile oggetto e che afferra tutti: "vicini e parenti". Il bambino che è nato dalla donna anziana e fino ad ora sterile è un "segno" che parla anche per noi, oggi. Poi anche questo venire alla luce rompendo la barriera dell'impossibilità a concepire e a partorire per sterilità e vecchiaia è un inno a quel "niente è impossibile a Dio" che l'Angelo aveva dato come chiave-garanzia delle verità dell'annuncio a Maria (vedi Lc 1,26-38). Adesso si tratta di dare il nome al bambino. Lo scandalo consiste proprio nel fatto che esso non è deciso dal pensiero umano, in questo caso dai genitori, ma da Dio. Ai genitori sta solo di confermare quanto stabilito dal Signore. E' questa la libertà suprema dell'uomo: dire: "Sia fatta la tua volontà". E qual è la volontà di Dio?
In questo volere di Dio dobbiamo entrare tutti, perché tutti in qualche maniera siamo sterili, anziani. Giovanni è colui che preparerà i cuori all'incontro con lui, all'ascolto della sua parola. Anche noi siamo chiamati a questo. Ad ognuno scoprire con l'aiuto dello Spirito Santo, come attuare la volontà di Dio nella vita di tutti i giorni.
Preghiamo così: Signore, insegnami ad accorgermi della gioia degli altri, insegnami a farmene promotore e collaboratore con te, o Gioia senz'ombra del mio vivere e del mio amare.