domenica 29 giugno 2008

SEGUIMI!

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

La Parola di Dio è una continua chiamata, ma attenzione non è sentimentalismo da chiudere in una camera o un insegnamento da vivere per conto proprio.
Lo scriba e il discepolo di cui parla il vangelo di questo lunedì, racchiude proprio questo tipo di atteggiamento (vedi Mt 8,18-22) e Gesù se ne era accorto che il loro seguire o affermare di seguirlo, era sterile.
Annunciare il Vangelo, donarsi agli altri, servire la causa del regno di Dio, chiede un atteggiamento che va oltre i limiti umani. Mentre tutti conoscono le condizioni minimali del focolare, della famiglia, della comodità, si chiede a chi segue Gesù di rinunciare completamente a tutto, alla maniera di colui che “non ha dove posare il capo”.
Che forza hanno queste parole di Gesù: “Seguimi”! Sono valide oggi come lo erano alla loro epoca. La generosità nell’adesione a Gesù non manca, neanche la volontà di seguire Gesù. Ma quello che è necessario è capire l’esigenza radicale del Vangelo.
Noi l’abbiamo indebolita con precisazioni, condizioni, spiegazioni, per non ferire, forse per la paura di perdere qualcuno o di essere giudicati ingiusti... La via di Gesù è la via della croce ed una sola cosa è sufficiente: “Seguimi”. Il cuore generoso risponderà alla chiamata messa così a nudo e lascerà ogni cosa, ogni affettività per trovarne altre in Cristo Gesù.
Preghiamo perché possiamo veramente seguire Gesù sulla via che traccia Lui e non quella che vogliamo tracciare noi: Guardami, Signore, dall'arricchirmi (in tanti sensi ci si arricchisce) calpestando i diritti, le urgenze (spirituali e materiali) dei miei fratelli e delle mie sorelle. Insegnami, Gesù, la tua vita povera, al punto da "non avere dove posare il capo" e quel tuo chiamarmi a seguirti, ma per servire come Te e con Te.