lunedì 9 giugno 2008

SIAMO SALE E LUCE PER IL MONDO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Dopo aver ascoltato la Parola di Dio sulle beatitudini, nella liturgia odierna la Parola di Dio ci dice che siamo sale e luce, chiamati a dare sapore e a risplendere come astri (vedi Mt 5,13-16).
Umanamente a queste parole ci fermiamo, magari pensando che il Signore pretende troppo dalla nostra persona: essere sale, luce qualcosa di impossibile!
Ma fermiamoci un attimo, non è una persona qualunque che ci dice così, è Gesù Cristo. Colui del quale professiamo la nostra fede, il nostro credo tutte le domeniche (dovremmo farlo tutti i giorni con la vita pratica).
Sono parole che devono scuotermi dentro e fuori per cercarne di capire il senso. Il sale, una immagine così feriale, così casalinga che fa sentire un certo calore. Questa deve essere l'identità di chi segue Cristo o che si dice cristiano. Il cristiano, come il sale è chiamato a preservare quanto è nel mondo da quelle forze di corruzione che ne sono la minaccia costante. Non solo: è anche suo compito quello di dare sapore di eternità a quanto vive e contatta. Se però il sale e il cristiano perdono queste loro qualità non hanno più senso; sono da gettare.
Questo sapore è il fuoco che portiamo dentro un fuoco che deve infiammare altri cuori. Se siamo veri seguaci di Gesù, saremo consumati da un tal fuoco di amore da sentire l'urgenza di infiammare gli altri: nella famiglia, nel posto di lavoro o di studio, nella parrocchia, in qualsiasi areopago ci troviamo a vivere.È Gesù stesso che ci chiama "sale della terra". Gesù rafforza quest'immagine con un'altra: "Voi siete la luce del mondo... si accende una lucerna per metterla... sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa". Quindi noi siamo chiamati a dare sapore al mondo e così a far risplendere la luce di Dio davanti ai nostri fratelli e sorelle; cioè la nostra vita, con le sue opere buone, deve testimoniare quel rapporto intimo con Dio Padre che è nei cieli, e così attirare tutti verso di Lui.
Preghiamo con queste parole: Tu sei in me e agisci in me e attraverso di me. Vedi con i miei occhi, senti con le mie orecchie, parli con la mia lingua, ami con il mio cuore. Come non essere, allora, il sale e la luce del mondo, dal momento che sono il tuo tabernacolo? Signore, fa’ che io resti sempre fedele alla tua presenza in me, e che le persone che incontro sul mio cammino vedano in me il tuo volto.