martedì 8 luglio 2008

RENDERE CREDIBILE DIO CON LA PROPRIA VITA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Ricordiamo con questo post una beata molto devota della Madonna, la carmelitana Giovanna Scopelli. In questa ricorrenza, nel Vangelo troviamo Gesù che manda i suoi discepoli nel mondo (vedi Mt 10,1-7). Sono incaricati di predicare e di guarire e il contenuto di ciò è quanto segue: il regno dei cieli è molto vicino.
Dio è vicino a noi, dentro la nostra vita, ci accompagna, nascosto, sul nostro cammino. I discepoli non si accontentano di predicare ciò. Devono renderlo credibile attraverso la loro stessa vita. Devono brillare di forza buona, positiva e portatrice di salvezza, di un’atmosfera che sollevi gli uomini, infonda coraggio, ridia loro fiducia, li guarisca e porti loro la salvezza.
Questo testo non parla solamente degli inizi della Chiesa, ma della sua missione duratura: conservare viva la novità di Dio, nelle parole e nelle azioni. Ognuno di noi può contribuirvi, qualsiasi sia la sua situazione e le sue possibilità. La nostra professione di fede in Dio non è credibile se la nostra vita non lo testimonia.
Forse è il caso di farsi delle domande. Chiarirsi se siamo veramente accoglienti verso coloro che incontriamo e se questi, a loro volta trovano in noi quel riposo e quella pace. Ma possiamo anche chiederci se irradiamo pace.
Bisogna assolutamente che lasciamo entrare dentro la nostra esistenza, e sempre più, il lieto messaggio di Dio.
Oggi più che mai, nel nostro cuore, ci lasciamo attirare da Gesù che ci ha chiamato a sé. Fiduciosi e pazienti, percependoci in qualche modo "una pecora perduta", attendiamo che la Sua Parola ci provochi ancora rendendo viva in noi la speranza del suo regno. Preghiamo così: Scendi nella terra del mio cuore, Signore, bagnala con la pioggia della tua Parola e spiana le zolle della mia riluttanza affinché sappia accogliere il tuo regno esultando di gioia riconoscente dinanzi alla tua traboccante gratuità.