martedì 2 settembre 2008

STRINGERSI ATTORNO A CRISTO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Il 3 settembre ricorre nella Chiesa un grande santo: san Gregorio Magno. Il Vangelo ricorrente in questa celebrazione, ci riporta e ci chiama ad entrare nel regno di Dio, superando gli ostacoli della nostra umanità ferita (vedi Lc 4,38-44).
Gesù ha appena "intimato" alla febbre di andarsene dalla suocera di Pietro e, subito, la donna, alzatasi, si mette a servire, ossia riacquista l'integrità del suo essere, che è star bene ma per fare della propria vita un "dono-servizio" d'amore. Qui quello che colpisce è il fatto che Gesù è circondato da tanta gente bisognosa di guarigione. Gliene portano con ogni genere di mali. Egli, dice l'Evangelista, impone le mani "su ciascuno". Con questa nota specifica, Gesù vuole entrare in un rapporto personale con ogni persona bisognosa del suo aiuto. C'è quel tratto personale pieno di cura che è proprio del Buon Pastore, di Colui che è venuto a salvare ogni singola persona nella sua unicità. Si capisce però anche come il cerchio di un'ammirazione interessata si stringe attorno a Lui. Vogliono ad ogni costo trattenerlo. Due gli atteggiamenti di Gesù: quel cercare un luogo solitario, all'alba, per stare con il Padre in preghiera e riprendere "ossigeno" in Lui, e quello sganciarsi dalla possessività egoistica. Egli è venuto per l'uomo, ma per ogni uomo. Non si lascia accalappiare da interessi di parte. E' lui il primo missionario del Padre. E Matteo dice: "Percorreva tutte le città e i villaggi, predicando il Vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità" (Mt 9,35 ).
Preghiamo chiedendo al Signore quella capacità di fermarci ed ascoltare il nostro cuore per udire la sua voce, perché anche noi, come Gesù, possiamo ricavare forza e dinamismo dalla preghiera.