sabato 20 settembre 2008

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


La Parola di questa domenica ci disturba, ci inquieta perché ci pone il solito interrogativo di sempre per capire se è accettabile il modo di fare del padrone della vigna... i sindacati insorgerebbero e noi magari li seguiamo. C'è un mondo farisaico che va contro Gesù, va contro colui che pensavano che operasse la giustizia e invece fa tutto l'opposto operando un altro genere di giustizia lontano dal nostro modo di pensare e di agire. Ma il vangelo è lieta notizia, buona notizia e se è lieta, buona come può disturbarci? Purtroppo il problema di fondo è la stessa domanda che troviamo nel vangelo "sei tu invidioso perché io sono buono?". Anche il nostro modo di comportarci è così "farisaico": guardiamo con sospetto, giudichiamo, distinguiamo, etc. ma non amiamo.
Il Gesù che ci viene presentato in questa domenica è un Gesù dalle "maniche larghe", un Gesù che porta l'amore salvifico del Padre, un Gesù che ha viscere di misericordia, di compassione per tutti. Purtroppo ancora oggi, noi vogliamo prendere il posto di Dio e fare in modo che Dio faccia quello che gli diciamo.
La salvezza è un dono per tutti, senza nessuna distinzione, come tutti in qualsiasi momento dell giornata siamo chiamati a lavorare nella vigna del Signore. La chiamata del Signore che esce indica che il cammino di fede che facciamo ci deve fare uscire dal nostro io, dalle nostre pretese, dalle nostre falsità e avere anche noi compassione per l'altro. Preghiamo perché la nostra logica, il nostro pensare sia orientato al Regno di Dio e non al proprio io. Preghiamo così: Che l’infinita tua misericordia mi sorprenda, mi desti meraviglia, o Signore, ‘folle nell’amarmi’. Dammi orecchi, nel cuore, per sentirmi dire da te: “Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre celeste”.



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