lunedì 24 novembre 2008

NON VERSO LA FINE MA VERSO IL FINE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Nel Vangelo di oggi (vedi Lc 25,5-11), Gesù viene interrogato circa la fine del tempio. Quante volte anche noi ci facciamo simili domande. La Parola del Signore però è sempre pronta a rieducarci e mtterci nuovaente in pista. Infatti, l'intento primo dell'evangelista è mostrare che non stiamo andando verso "la fine", ma verso "il fine". Gesù non risponde alla nostra curiosità circa il futuro, ma vuole toglierci le ansie e gli allarmismi sulla fine del mondo, che non servono a nulla e producono unicamente danno. pereducarci ad una nuova prospettiva e toglierci ogni paura che portiamo dentro, Gesù offre l'alternativa di una vita che si lascia guidare dalla fiducia nel Padre, in un atteggiamento d'amore che ha già vinto la morte. Il Figlio di Dio diventato uomo ci ha già rivelato il destino dell'uomo e del mondo: il suo mistero di morte e risurrezione è la verità del presente e del futuro.
Per gli ascoltatori di Gesù la distruzione del tempio significava la fine del mondo e il ritorno del Figlio dell'uomo (cfr. Mt 24,3). Però, la distruzione di Gerusalemme non fa parte degli avvenimenti della fine del mondo. Essa è già avvenuta quando Luca scrive il suo vangelo. In realtà significa la fine di un mondo vecchio e l'inizio di un mondo nuovo.
Viviamo nel tempo intermedio che prepara la definitiva venuta di Cristo. Il credente in Cristo non deve dare ascolto a voci false e fuorvianti. San Paolo avvertendo i cristiani di Tessalonica, scrive: "Vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro ricongiungimento con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare né da pretese ispirazioni né da parole né da qualche lettera fatta passare per nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo!" (2Ts 2,1-3).
La mancanza di umiltà è il primo segno della menzogna. Uno solo è il Salvatore e il Signore: colui che si è fatto ultimo di tutti e servo di tutti. Tutti i seduttori sono mossi dall'orgoglio, dall'interesse, dall'invidia, dalla cupidigia. Usano Dio, la sua parola e i suoi doni per affermare il proprio io. Nei confronti di questi falsi profeti Gesù ci dà un avvertimento grave: "Non lasciatevi ingannare!... Non seguiteli".
Fermiamoci un attimo a riflettere, invochiamo lo Spirito Santo perché ci illumini sui segni dei tempi, per mezzo dei quali Dio ci indica il cammino verso la vita che non ha fine, verso la gioia eterna. Chiediamo l'intercessione di santa Caterina d'Alessandria e preghiamo così: O Dio, che nella tua potenza hai creato ogni cosa e nella tua provvidenza la conduci a compimento, accogli la nostra preghiera e aiutaci a trovare nella tua volontà la nostra pace.