mercoledì 5 novembre 2008

QUALE ATTEGGIAMENTO DINANZI ALLA PAROLA?

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


La Parola odierna mette bene in evidenza due atteggiamenti che tra loro sono opposti: quello di chi si avvicina a Gesù per ascoltarlo e quello di chi, come i farisei e gli scribi, è in puntigliosa osservazione del suo agire per mormorare di lui (vedi Lc 15,1-10). Per un cammino di conversione, l'atteggiamento dell'ascolto è fondamentale per un cammino che porti all'incontro profondo con Dio. Mentre l'atteggiamento di chi sta a criticare gli altri è un impedimento alla crescita della vita spirituale. I nostro sguardo deve essere sguardo d'amore perché anche gli altri, a loro volta, diventino una finestra su Dio. Non possiao stare a guardare negativamente, perché anche se stiamo a pregare dalla mattina alla sera, tutto questo diventa un muro che ci separa da Dio. Il vangelo vuol dirci anche oggi che spesso chi ha fatto l'esperienza del peccato, se cerca il Signore, se ne ascolta la Parola accogliendola nel cuore e convertendo la propria vita, fa la grande scoperta della gioia: "C'è gioia davanti agli Angeli di Dio, anche per un solo peccatore che si converte".
Allora fermiamoci sinceramente dinanzi alla Parola, invochiamo lo Spirito Santo perché illumini la nostra vita. Rileggiamo con attenzione questa pagina evangelica. Ascoltiamola col cuore e non con la mente e chiediamo, durante la preghiera, di non lasciarci mai tentare dalla critica distruttiva degli altri. Chiediamo il dono dell'atteggiamento di Dio, colui che si prende cura di tutti e si preoccupa in modo speciale dei più bisognosi di comprensione e di misericordia, cercandoli con infinita tenerezza.