sabato 20 dicembre 2008

IV DOMENICA DI AVVENTO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Siamo arrivati alla IV domenica di Avvento. Abbiamo seguito delle tappe, magari accendendo ancora una candela nella corona di Avvento oppure seguendo progressivamente il cammino delle quattro domeniche.
Allora ci chiediamo: che casa stiamo preparando al Signore che viene? La prima lettura tratta dal libro di Samuele, ci richiama proprio a questa preparazione. Allora è importante fermarsi per rivedere il cammino percorso in queste quattro domeniche.
In questo iter ci accompagna san Luca con il bra.no dell'annunciazione che, in questo periodo di avvento è la terza volta che ascoltiamo. Ciò significa che ancora abbiamo quacosa da raccogliere per la nostra vita spirituale. Allora è impotante porgere l'orecchio e ascoltare.
Maria è una giovane donna in linea col pensiero salvifico. Il fatto stesso che davanti alla Parola di Dio tende l'orecchio per ascoltare. La prima cosa che la porterà a riflettere dopo l'invito a gioire è quel monito: "non temere!". E' una espressione che non è la pirma volta che ascoltiamo e neanche Maria è sprovveduta, sa cosa significa quel non temere, sa che non è un semplice "non preoccuparti", ma dietro ci sta tutto il disegno di salvezza da parte di Dio, disegno che si realizza nella quotidianità.
Maria intuisce che qualcosa sta accadendo alla sua vita, qualcosa di particolare, non si rende conto. Non nasconde una certa paura. Aveva già espesso un sì all'uomo della sua vita. Adesso ne deve esprimere uno a Dio, ma la potenza del Signore è presente per renderla forte in questo cammino. E pronuncia solennemente il suo sì: Ecce ancilla Domini; fiat mihi secundum verbum tuum! Maria sa di non essere protagonista, ma serva della volontà divina; appartiene a quella schiera di servi che Gesù chiamerà amici: un servo non sa quello che fa il suo padrone. E invece chi è amico sì. Tutto quello che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. “L’Annunciazione è un avvenimento umile, nascosto – nessuno lo vide, nessuno lo conobbe, se non Maria –, ma al tempo stesso decisivo per la storia dell’umanità. Quando la Vergine disse il suo “sì” all’annuncio dell’Angelo, Gesù fu concepito e con Lui incominciò la nuova era della storia, che sarebbe stata poi sancita nella Pasqua come “nuova ed eterna Alleanza” (Benedetto XVI).
Guardiamo a Maria in questi giorni che ci precedono al Natale del Signore, facciamo sì che possiamo preparare anche noi una casa degna per il Signore della vita e della storia e celebrare nella quotidianità il Natale del Signore.




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