giovedì 22 gennaio 2009

DODICI PER ESSERE CON LUI ED INVIARLI

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Con questo brano (vedi Mc 3,13-19) inizia una nuova sezione del Vangelo di Marco. Esso racchiude la seconda chiamata che Marco descrive. La prima la troviamo in Mc 1,16-20. Ne seguiranno una terza (Mc 6,7ss) e una quarta (Mc 8,34ss), quasi ad indicare un cammino progressivo e si apre, come in una sintesi generale, con l'immagine della comunità dei discepoli attorno a Gesù.
Per consolidare questa nuova comunità c'è bisogno di salire sul Monte. C'è bisogno di stare con Dio, nell'intimità, perchè la nuova comunità nasca dal suo seno e deliziarsi in esso (Is 66,11).
Qui abbiamo un richiamo al monte dove Mosè salì ed ebbe un incontro con Dio (Es 24,12). Luca dice che Gesù era salito sulla montagna, e lì pregò tutta la notte e, il giorno dopo, chiamò i suoi discepoli. Questi vengono a Gesù. Forse la scena si presenta povera ma è piena di significato che ne richiama un'altro: "Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me" (Gv 12,32).
Gesù chiama tutti e solo chi apre il cuore a Lui "si avvicina". Dice il testo che ne "fece dodici" (uso il verbo "fare" e non "costituire", perché abbiamo un richiamo all'azione creatrice di Dio di Genesi che si rinnova formando il nuovo popolo; cfr. Is 43,1; 44,2), cioé fece attravero i Dodici il nuovo popolo di Dio.
Questi dodici vengono chiamati apostoli, cioé "inviati", "mandati". E' il nuovo popolo inviato a tutti per far conoscere l'amore del Padre. Ma la missione ha anche una sua sfaccettatura duplice:
1. Stare con lui, cioè formare comunità di cui lui, Gesù, è l’asse perché "tutto ciò che esiste in lui è vita", fuori di Lui è morte (Gv 1,3s). E' il termine della sequela (1Ts 4,17), perché lui è la mia vita (Fil 1,21), che ormai è nascosta con lui in Dio (Col 3,3).
2. Pregare ed avere potere per scacciare i demoni, cioè annunciare la Buona Notizia e combattere il potere del male che distrugge la vita e aliena le persone.
Siamo figli che veniamo e torniamo al Padre. Ci viene consegnato un potere, quello della Parola di verità che vince la menzogna. come la luce vince la notte. Questa verità ci libera dalla paura della morte (Eb 2,14) e dalle mani del nemico, donandoci di vivere una vita filiale.
Il brano continua con l'elenco dei nomi dei chiamati. Si riscontra il cambiamento del nome che spiega la funzione di un preciso disegno divino. Sono tutte persone comuni. Oggi ci siamo anche noi tra questi, perché "Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che nulla per ridurre a nulla le cose che sono" (1Cor 1,28).
Preghiamo perchè lo Spirito del Signore apra i nostri cuori e ci faccia sentire la Sua voce: O Signore, tu ci hai chiamati per nome affidandoci una missione particolare nella tua Chiesa, e ci ami di amore eterno: attiraci sempre di più a te e rendici strumenti della tua salvezza. Per Gesù tuo Figlio, nostro fratello e salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiamo anche per l'unità dei cristiani. Chiediamo al Signore, per noi e per tutti gli uomini, la grazia di vivere uniti a lui, nel suo amore, osservando la legge che egli ci ha messo nel cuore e aderendo con fede all'autorità da lui costituita, affinché formiamo tutti un unico corpo.
Facciamolo con questa preghiera:
O Dio, ascolta il tuo popolo quando grida a te nella malattia e nel dolore. Possano i sani renderti grazie per la loro salute, e intendano servire i malati con cuore amorevole e mani aperte. O Dio, fa’ che tutti noi viviamo nella tua grazia e provvidenza, divenendo una vera comunità che sana e ti loda insieme. Amen.