domenica 18 gennaio 2009

LA NOVITA' DELLA VITA UNITA A CRISTO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il vangelo di Gesù è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Sì, la Parola vuole essere presenza viva per fare fare festa nella nostra ferialità
, non è un obbligo di coscienza ma amore, ed quanto vuole dirci Gesù questo lunedì (vedi Mc 2,18-22). La gioia della novità cristiana è legata a una realtà costantemente da approfondire: l’unione del cuore, della vita a Gesù, lo Sposo.
I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Cosa significa in questa Parola? Vuol dire che danno attenzione, si preoccupano di cose da aggiungere alla vita, come se bastasse digiunare o fare qualche altro piccolo sacrificio per onorare Dio e dare pienezza alla vita. Invece in Gesù è la sua vita stessa che diventa sacrificio di pura offerta al Padre.
Ascoltate cosa dice l'Autore della Lettera agli Ebrei nella prima lettura di oggi: “Nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime”. Non è stata un’esistenza facile quella di Gesù. Però ciò che ha vissuto e sofferto, giorno dopo giorno, e soprattutto nella Passione, Lui non ha esitato a offrirlo. Per fare questo non ha osservato un cerimoniale, ma solo la preghiera, solo quel rapporto da solo a solo con Colui dal qual sa di essere amato, dentro il proprio dramma trasfigurato dalla consegna offertoriale al Padre, solo per amore.
Anche la simbologia usata, quella degli otri, richiama alla novità della vita. Vino nuziale nuovo, che necessariamente richiede di essere messo in “otri nuovi”, cioè in contenitori da rinnovare. Anche la nostra vita ha bisogna di essere strutturata e rinnovata sempre. Non è il molto ‘fare’, ma l’autentico ‘essere’ offerto e consegnato a Dio con tutto l’amore insieme a Gesù, Sposo della nostra vita. Questo è ciò che conta e fa nuovo il mio cuore e il mondo dove vivo.
Riflettendo su questa Parola di salvezza, riconosciamo Gesù come il nostro Sposo. Come l'Evangelista Giovanni riposiamo al Suo petto per scoprire meglio la nostra vita.
Inoltre preghiamo e offriamo la nostra vita, noi stessi, con Gesù al Padre, in totale novità di fede e abbandono. Ripetiamo spesso, così: Signore mi fido di te, mi affido nelle tue mani.

Preghiamo anche per l'unità dei cristiani, usando la preghiera di questo secondo giorno:
O Signore, che hai dato te stesso sulla croce per l’unità del genere umano,
ti offriamo la nostra natura umana deturpata dall’egoismo, dall’arroganza, dalla vanità e dal risentimento. O Signore, non abbandonare gli oppressi che soffrono per le tante forme di violenza, di avversione e di odio, vittime di erronee credenze e ideologie di conflitto. O Signore, nella tua compassione tendici la mano, e prenditi cura del tuo popolo, cosicché possiamo gustare pienamente la pace e la gioia, nell’ordine della tua creazione. O Signore, fa’ che tutti i cristiani possano operare insieme per portare la tua giustizia nel mondo. Dacci il coraggio di aiutare il nostro prossimo a portare la croce, invece che mettere la nostra sulle loro spalle. Signore, insegnaci la saggezza di trattare i nostri nemici con amore, invece che con odio. Amen.