martedì 24 marzo 2009

RISCOPRIRE CON MARIA, IL PROPRIO SI'

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


In questo tempo di quaresima, quasi a conclusione del suo ciclo, celebriamo la solennità dell'Annunciazione del Signore. Tutta la vita cristiana è centrata su questo mistero, nel senso che deve essere l'attualizzazione – oggi – del "sì" di Maria che ha attratto Dio nel mondo. La Parola di Dio che meditiamo oggi, mette a confronto la fede di Maria e la sua accoglienza del Verbo di Dio e l'incredulità dei discepoli di Cristo (vedi Lc 1,26-38).
Nella liturgia odierna l'incarnazione è il grande segno dato all'umanità da parte di Dio. Maria è la prima e l'espressione più alta di questa umanità che si mantiene disponibile al mistero di Dio e concretizza nella sua persona la speranza del nuovo Israele. "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".
Maria è la persona in cui si realizza con maggiore perfezione e con maggiore evidenza la salvezza annunciata. Maria ha il fascino della donna semplice, sorpresa dalle parole che le vengono rivolte.
Maria è una ragazza come tutte e vive la vita ordinaria del suo villaggio. Eppure su di lei si era posato lo sguardo del Signore; fin dal concepimento fu scelta per essere la madre di Gesù. Ma Dio sconvolge la sua vita. Ogni volta che Dio ha qualcosa da dirci ci sconvolge, rovescia i nostri piani fatti a tavolino, magari organizzati bene.
Ma Maria è una donna capace di ascolto. Si turbò, come accadde anche a Zaccaria. La Parola di Dio, infatti, non lascia mai indifferenti quando la si ascolta. Ma a differenza di quel sacerdote, Maria, pur cosciente della sua debolezza, dice il suo "si" alla Voce di Dio, alla sua Lieta notizia.
Maria sa dire sì, gettandosi nell'avventura di scoprire a poco a poco il mistero di Dio. Sa accogliere il rischio dell'imprevisto di fronte alla parola di Dio. Si sottomette fiduciosa alla volontà del Signore.
L'esperienza di Maria è una chiamata alla conversione. La sua vicenda ci attesta che Dio sta con gli umili, con gli uomini e le donne di fede, si oppone ai superbi, ai ricchi, ai potenti.
Nella nostra società odierna, con le sue mille problematiche al giorno, c'è ancora da capire con chi sta Dio? Forse umanamente stentiamo a capirlo. Maria di Nazareth quella del vangelo, non quella degli altari adornati di fiori, ci ricorda da che parte sta Dio salvatore. Ma con chi stanno i cristiani?
Da che parte sto io, la mia famiglia, la mia comunità, la mia parrocchia? Le mie, le nostre scelte concorrono alla promozione, alla cura e alla salvaguardia della vita di tutti e specialmente di chi è in difficoltà?
Oggi recitiamo col cuore la stessa preghiera dell'angelo alla Vergine Maria, perché la nostra vita sia sempre sostenuta dal suo sguardo vigile di Madre.

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