sabato 4 aprile 2009

DOMENICA DELLE PALME

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Siamo arrivati alla Domenica delle Palme, chiamata anche "di passione". Questa è l'ultima Domenica prima di Pasqua.
Questa festa ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto dai primi fedeli come un vero re (Gesù del resto è un discendente del re Davide) con la folla festante di bambini e di uomini umili (i suoi preferiti) che agita al cielo rami di palma gridando "hosanna, hosanna" (che significa "Si! Salvaci"). Ma il regno di Gesù, non si trova sulla terra.
Purtroppo a questo Osanna seguirà un Crofiggilo. Ma la Domenica delle Palme,nel segno osannante troverà il suo culmine nel segno di quel Regno d'amore e di pace che Gesù realizzerà con la sua Pasqua.
Con questa celebrazione, la Chiesa fa iniziare la Settimana Santa ed annuncia a tutto il mondo che il Regno di Dio è iniziato già qui, sulla terra, con la presenza di Gesù risorto.
Prepariamoci tutti all'ingresso di Gesù a Gerusalemme, immaginiamo di essere lì in quel tempo, vivere quest'evento maestoso, per la nostra fede e la nostra vita.
Cristo Gesù, la Sua Santa Madre, ci aiutino a vivere questo inizio della Settimana, con rispetto, umiltà, fedeltà al nostro "credo".

Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano, che ha per tema: "Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente" (1Tm 4,10).
Con le parole dell'apostolo Paolo il Papa apre la riflessione sulla Giornata Mondiale della Gioventù che verrà celebrata, a livello diocesano, in occasione della Domenica delle Palme.
Ed è proprio la speranza il cuore del messaggio che Benedetto XVI rivolge ai giovani. Essa gioca un ruolo importantissimo durante il periodo della giovinezza quando si nutrono ideali, progetti, aspettative. La giovinezza è anche il periodo in cui emergono i grandi interrogativi dell'esistenza e in cui si operano le scelte fondamentali della vita che determineranno l'essere della persona.
Purtroppo viviamo in un momento in cui alla crisi etica, economica, sociale, culturale segue anche la crisi della speranza. Questa, si legge nel messaggio, "colpisce più facilmente le nuove generazioni che, in contesti socio-culturali privi di certezze, di valori e di solidi punti di riferimento, si trovano ad affrontare difficoltà che appaiono superiori alle loro forze". Il riflusso nel privato, nell'individualismo, nell'edonismo, nel consumismo soffoca le spinte di amore, pace, giustizia, solidarietà dei giovani. Proprio per questo è necessario mettersi alla ricerca perché come disse San Paolo ai cristiani perseguitati nella Roma di allora: "Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo". "La Chiesa - conclude Benedetto XVI - conta su di voi per questa impegnativa missione: non vi scoraggino le difficoltà e le prove che incontrate. Siate pazienti e perseveranti, vincendo la naturale tendenza dei giovani alla fretta, a volere tutto e subito".


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