domenica 23 agosto 2009

24 Agosto: SAN BARTOLOMEO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo oggi la festa di san Bartolomeo Apostolo, che nel vangelo odierno viene identificato con Natanaele e viene definito dal Signore un vero israelita in cui non c'è falsità (vedi Gv 1,45-51). Ed afferma che già lo conosceva quando era sotto il fico.
E' il vangelo dell'incontro quello che ci viene presentato. Un incontro non fatto di falsità ma di purezza. Ed è nella purezza che natanaele incontra Gesù di Nazareth.
Come poteva essere Natanaele un “israelita autentico” se non accettava Gesù in qualità di Messia? Natanaele "era sotto il fico".
Il fico, lo sappiamo, è un frutto dolce ed è anche il simbolo di Israele (cfr. Mi 4,4; Zc 3,10; 1Re 5,5). Per la sua dolcezza il fico è anche il simbolo della Parola di Dio (cfr. Sal 119). Natanaele è colui che vive all'ombra della Parola di Dio. Che si nutre di essa. Che cresce per mezzo di essa.
Infatti Natanaele se fino a quel giorno non aveva fatto il vero incontro, si è preparato nutrendosi per quest'incontro ricco di una bellezza vera ed autentica tanto da disfarsi delle sue proprie idee soprattutto perchè non concordano con il progetto di Dio. L’israelita che non è disposto ad operare questa conversione non è né autentico, né onesto. Natanaele è autentico. Lui aspettava il messia secondo l’insegnamento ufficiale dell’epoca. (Gv 7,41-42.52).
Solo l'incontro con Gesù di Nazareth (anche se si pensa che da Nazareth non possa venire nulla di buono) illumina il cuore di quel giusto che si sente conosciuto così profondamente. L’incontro con Gesù lo aiutò a capire che il progetto di Dio non sempre è come la gente immagina o desidera che sia. Che il Messia non era un combattente politico. Natanaele è l'uomo capace di riconoscere l'inganno e cambia idea, accetta Gesù come messia e confessa: "Maestro, tu sei il Figlio di Dio: tu sei il re di Israele!" La confessione di Natanaele è appena l’inizio: Chi sarà fedele, vedrà il cielo aperto e gli angeli salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo. Sperimenterà che Gesù è il nuovo legame tra Dio e noi, esseri umani.
Le ultime parole del Vangelo odierno esprimono la promessa e il programma che Gesù presenta loro: "In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo".
ll Signore chiama per mettere gli uomini in relazione col cielo, per rivelare il suo essere, che è tutto relazione con il Padre e con noi. Ora questo cielo viene a noi per mezzo di Cristo, punto di convergenza del movimento di Dio verso gli uomini e dell'anelito degli uomini verso Dio.
Anche noi siamo chiamati a questa profonda rivelazione. Ravviviamo la nostra fede nella contemplazione di questi misteri che Dio ci ha rivelati e ringraziamolo per averci riuniti nella Chiesa, che diffonde nel mondo la fede e l'amore degli Apostoli.