sabato 16 gennaio 2010

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Cana... sono stato due volte in questo luogo e per due volte ho notato sempre l'eterno amore di Dio, simboleggiato nell'amore tra un uomo e una donna, tra Dio e l'umanità.
E' una storia perenne d'amore che ancora oggi viene minacciata nella nstra società, una storia d'amore che non vuole essere più così perchè piace "l'uso e getta". Ma l'amore non può essere un usare e un gettare!
Questa minaccia nel vangelo viene descritta dall'assenza del vino, dalla mancanza di amore, di gioia. Con "Venuto a mancare il vino" noi leggiamo tutte le esperienze umane la diminuzione, il venir meno, il tramontare.
Sposarsi nel Signore è per noi una scelta di fede e di vita. Ciò significa scoprire Dio presente nella nostra vita, accettarlo dentro la nostra storia d’amore. Sposarsi nel Signore significa dire un si
per sempre confidando nel suo aiuto. Sposarsi nel Signore significa fare comunità: a due, come famiglia, con gli amici, nella Chiesa. Sposarsi in Chiesa significa diventare segno ed annuncio dell’amore di Dio presente nel mondo.
carissimi la Parola di Dio ci invita a non rassegnarci. Nel Vangelo notiamo che Maria non si rassegna, e sente, come legge fondamentale di speranza, che le cose possono andare dal piccolo al grande, dal debole al forte, dall'acqua al vino. Con lei, ogni credente sa che è possibile ripartire. Come? lei stessa indica la strada (indicando Gesù): «Fate quello che vi dirà». Sembra quasi un rileggere nel cuore queste parole di Gesù: "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia" (Mt 7,24).
Maria ripete «Fate le sue parole. Fate il Vangelo». Non solo ascoltatelo o annunciatelo, ma fatelo, rendetelo vita e gesto. E si riempiranno le anfore vuote della vostra vita.

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