domenica 28 marzo 2010

Lunedì della Settimana Santa

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Siamo agli ultimi giorni della vita di terrena di Gesù. Per san Giovanni, tutto quello che succede durante questi “ultimi” giorni ha un valore simbolico e oltrepassa le apparenze. I protagonisti stessi diventano dei simboli: all’inizio della settimana della Passione, Gesù è l’ospite di Marta, di Maria e di Lazzaro, in Betania. L’amicizia li lega; è a loro che viene annunciato cosa significa parlare della “vita” e della “morte” (vedi Gv 12,1-11).
Il cammino della Settimana Santa si apre con una cena santa: dove tutto viene santificato, dove anche la morte passa come in sordina, da dietro le quinte e le trame degli uomini, per poter vedere l'esordio del percorso e aguzzare la vista, per poter avere gli strumenti adatti alla situazione: occasioni, persone dabbene, traditori, sacerdoti, gesti e riti, tutto quanto passa al vaglio di una cena, comunione di vita e di morte.
In questo pasto conviviale, colpisce profondamente la passione generosa di Maria, che, come ogni innamorata, cerca la cosa più preziosa, per donarla all'amato.
Così nella vita di ciascuno di noi. Quando amiamo davvero, nulla costa troppo. Vogliamo essere radicali, non tenere nulla per noi, dare in gratuità senza nessun tornaconto (anche quello di dire: questo l'ho fatto io, questo l'ho dato io). Si nel vangelo Giuda fa una osservazione, ma non ci tocca. Perché è dettata dall'egoismo. Nasconde sotto la falsa attenzione per i poveri l'interesse individuale di un cuore gretto. Invece ci riempie d'incanto l'espressione di Gesù: "Lasciala fare". Gesù vede nel fondo dell'anima.
Gesù risponde all'obiezione di Giuda: «I poveri li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Di lì a poco sarebbe iniziata la sua "via crucis", fino alla morte. Maria, unica tra tutti, aveva compreso che Gesù era un "moribondo" e perciò bisognoso di affetto. Questa donna ci insegna come stare accanto a Gesù, ai deboli e ai malati. Quella che lei ha percorso sino a baciare i piedi del maestro è la via della salvezza: essere compagni dei poveri per essere accanto a Gesù. I poveri li avremo sempre con noi. Essi possono dirci quanto hanno bisogno dell'unguento dell'amicizia e dell'affetto.
Gesù esorta a dare il giusto spazio alla preghiera, alla meditazione, senza lasciarsi prendere solo dalle attività, anche quando queste sono al servizio del prossimo. Gesù ci ricorda che è da Lui che occorre attingere l'amore necessario a vivere la nostra vita come un servizio.
Nel celebrare il 25° della GMG, Benedetto XVI ricordava a quanti accorsi in San Pietro che ognuno deve trovare il senso della sua vita ma darà giusto peso nella misura del dono della vita.
Questa è la settimana Santa, la settimana in cui penseremo di più a prepararci per fare festa, per farci gli auguri, per regalarci l'uovo pasquale etc. Anche noi, all'inizio della grande settimana, anche se stiamo tra le mille faccende o al computer, siamo invitati a volgere il pensiero, a riflettere e meditare e commuoverci e stupirci.
Maria versa il nardo prezioso, anche noi versiamo il nardo prezioso della nostra fede, della nostra lode, del nostro silenzio, della nostra ammirazione, della nostra gratitudine per vivere da conrisorti.
Buona settimana santa a tutti voi!