mercoledì 28 aprile 2010

29 Aprile: Santa Caterina da Siena

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Nella ricorrenza di Santa Caterina, patrona d'Italia, una giovane donna vissuta in un'epoca piuttosto turbolenta, la liturgia odierna ci propone di ascoltare il capitolo 25 del Vangelo di Matteo con la parabola delle vergini savie e e delle vergini stolte (vedi Mt 25,1-13).
La parabola delle dieci vergini si riferisce alla seconda venuta di Cristo e descrive la situazione di coloro che vivono nella speranza l'attesa della sua venuta. Il regno dei cieli non è paragonato per sé alle dieci vergini, ma alla celebrazione solenne d'un banchetto nuziale, solennità che è messa in evidenza nell'ultimo momento.
L'Evangelista vuole sottolineare che era "mezzanotte". Mezzanotte... è buio per un'umanità che aveva smarrito la via del vangelo. E' facile smarrire la via del Vangelo, anche quando pensiamo di essere nella via del Vangelo siamo avvolti dalle tenebre, dal buio della mezzanotte. Ma lo Sposo arriva anche quando è buio. Cristo arriva nella nostra vita in qualsiasi istante e in particolare quando è buio, perché Lui, luce del mondo, possa rischiarare la vita.
L'arrivo di Cristo Gesù è coronato da una scena dieci vergini sagge e dieci stolte. Le vergine sagge avevano con se l'olio, mentre le stolte no. Cosa è quest'olio? L'olio è l'ora di Cristo un'ora di morte-vita, che ormai attraversa la storia con il suo decisivo trionfo. Per questo la mezzanotte non trova le vergini sagge appesantiti dal sonno e il grido gioioso li fa balzare in piedi, pronti ad "uscire", nel cuore della notte, incontro allo Sposo.Esse poterono entrare a far festa con lo sposo, perché erano pronte personalmente. Le vergine stolte dovettero andare a comprare dell'olio - non erano preparate - e per loro non ci fu nulla da fare, rimasero escluse.
Il cammino verso il Regno comporta una preparazione e un vivere l'ora di Cristo. Il vangelo non invita ad un'attesa sonnolenta, segnata da calcoli prudenziali e da inconsistenti paure. Lo Sposo-Cristo lo si incontra nel vivo delle situazioni, là dove la notte tende a protrarsi.
Il cristiano non può essere un rintanato, che vive il più possibile lontano dalla mischia in un intimistico a tu per tu con Dio. Proprio perché figlio della luce è chiamato a immettersi nella notte, tenendo ben alta la lampada accesa, continuamente alimentata dalla preghiera.
Chiediamo al Signore, per intercessione di Santa Caterina, che i aiuti in questo cammino verso il Regno.