mercoledì 6 ottobre 2010

7 ottobre: Beata Maria Vergine del Rosario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!




Oggi la Chiesa ci fa ricordare la Vergine Maria del Rosario. Il mese di ottobre ci conduce ad un culto antico della Madonna del Rosario nel XIII secolo diffuso in particolare dai padri domenicani. Il rosario, fu chiamato il vangelo dei poveri perchè faceva meditare e pregare senza leggere nessun testo. Il beato Alano de la Roche (+ 1475), domenicano, inculcò molto la forma del Rosario in 15 poste, che è la forma che poi prevalse, ne formulò meglio i Misteri in numero di 15 e la loro divisione in gruppi di 5 con la classificazione in Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi agli inizi del 1500. A questi nel 2002 papa Giovanni Paolo II aggiunse i Misteri della Luce che fanno meditare alcuni momenti significativi della vita di Gesù Cristo.
Il Vangelo odierno continua il discorso sulla preghiera intrapreso col Vangelo di ieri. In effetti, la preghiera è un cammino da alimentare ogni giorno, oltre che da vivere.
Gesù conosce i dubbi che i discepoli hanno sull'efficacia della preghiera - storia che si ripete ancora oggi - e oggi Gesù insegna che dobbiamo pregare con fede ed insistenza, senza venir meno. Per questo usa una parabola provocatoria (vedi Lc 11,5-13).
La parabola di Gesù ci mostra come la preghiera insistente sia importante. Per progredire nella nostra vita quotidiana, anche nel campo della carità, non possiamo prescindere dalla preghiera. L'amico inopportuno rappresenta un po' il carattere di tutti noi.
Gesù sembra voler spingere i discepoli ad essere anch'essi "importuni" con il Padre nella preghiera. È necessario perseverare nel domandare: "chiedete e vi sarà dato", dice ai discepoli, appunto come accade nella parabola.
La preghiera insistente costringe Dio "ad alzarsi" e ad esaudire la nostra richiesta. E Dio, continua Gesù con la seconda parabola, non solo risponderà, ma darà sempre cose buone ai figli. Egli ascolta sempre coloro che si rivolgono a lui con fiducia. Davvero la preghiera ha una forza incredibile, riesce anche a "piegare" Dio verso di noi.
Il problema è che spesso non siamo perseveranti nella preghiera, soprattutto nella preghiera comune, e non poche volte la nostra fiducia è davvero limitata. Ma la preghiera è anche aderire alla pedagogia di Dio e scoprire, nell'ascolto vero di Dio, la nostra vocazione autentica. Solo nell'ascolto vero della Parole e nella docilità allo Spirito, possiamo allora scoprire il vero valore della preghiera e di tutte le preghiere.
L'invocazione allo Spirito, che Gesù ci raccomanda è il fondamento della vera preghiera; preghiera che diventa trinitaria perché effettuata al Padre, nel nome del Figlio e per lo Spirito Santo.
Scopriamo, allora questo ascolto vero di Dio. Scopriamo che, nell'autenticità della preghiera cristiana, non obblighiamo Dio ai nostri voleri ma siamo noi che cambiamo per aderire alla sua volontà. In questo senso la preghiera nella fede è sempre esaudita.
Lasciamoci toccare il cuore da questa pagina evangelica e scopriremo la forza e l'efficacia della preghiera.

Supplica alla Regina del SS.mo Rosario di Pompei


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