sabato 29 gennaio 2011

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


In questo momento sto a pensare ad un ufficio anagrafe dove ogni giorno si registrano persone e si rilascia, in particolare, una carta d'identità.
Nelle nostre liturgie festive non sempre ascoltiamo il brano delle beatitudini cioè la "magna charta" del cristiano, la sua carta d'identità.
E' vero che in ogni celebrazione ne viene tratteggiato un particolare, ma in questa domenica, grazie alla penna dell'evangelista Matteo, l'abbiamo in blocco.
Il brano inizia con evidenziare la centralità e l'autorevolezza della persona di Gesù, della sua parola e del suo insegnamento. Notiamo infatti, che Gesù sale su un Monte e si siede. Sembra quasi vedere questo monte come un trono regale da dove scaturisce quella bella notizia: siate felici!!! E in fondo di felicità stiamo parlando e non di altro. Di una felicità e un modo per poterla vivere.
Nello scorrere delle nove beatitudini, vediamo che viene rovesciato il modo di vivere mondano per un riscoprirsi creatura dinanzi a Dio. Isaia parla di un popolo umile e povero che confida nel Signore. C'è da chiedersi se la mia felicità sa accogliere la mia fragilità. Per capirlo dobbiamo avere davanti ai nostri occhi il Cristo Crocifisso e risorto: realizzazione delle beatitudini. Forse facciamo fatica, perché non sappiamo accogliere, nella carta d'identità, quei lineamenti che indicano la felicità per mezzo della persecuzione a causa del vangelo. Eppure abbiamo sempre ascoltato da chi ci ha proclamato e spezzato questa Parola di salvezza che il Signore non da più di quanto le nostre forze possano fare.
Le beatitudini sembrano la forma standard, sia per la folla di ieri che per quella di oggi. Sono pieni del volto di Gesù. Un volto povero povero, mansueto e affamato di giustizia, appassionato e misericordioso, perseguitato e messo a morte.
Il cristiano del Cristo crocifisso e risorto ne fa la sua vita e la sua regola di vita. Siamo pronti a riceverlo oggi? O come ogni carta d'identità la mettiamo in tasca e la prendiamo all'occorrenza?


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* l'immagine è presa da www.graficapastorale.it