sabato 12 febbraio 2011

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il brano evangelico di questa domenica è un po' difficile a comprenderlo, anche se le parole di Gesù sono sempre chiare. In qualche modo anche se leggiamo parole antiche sono sempre nuove in quanto rispecchia molto della nostra vita di cristiani. Sì, siamo convinti che ricerchiamo Dio nella nostra vita? Chissà quale presenza di Dio viviamo, visto che crediamo di possederlo.
Abbiamo la Bibbia, l'Eucarestia etc e ci illudiamo di conoscere Dio. Attenzione queste non sono parole che getto lì a caso, ma vorrei ricordare che Gesù sta facendo il grande discorso della Montagna (cc. 5-7), quel discorso dove ruota la nostra vita ma i nostri cuori sembrano sempre più duri, increduli, dubbiosi. E' più facile che di tutto questo discorso ne faremo una grande "insalata russa" magari mescolandola con qualche cartomante che va di moda, perdendo di vista la Verità.
Forse abbiamo dimenticato che la nostra vita cristiani è fare di Cristo crocifisso, uomo spogliato e svuotato, il fondamento della propria vita, e ad ordinare a Lui tutte le sue energie attraverso la fede, distruggendo ogni ostacolo che si leva contro la perfetta dipendenza da lui e contro la perfezione della carità verso Dio e verso i fratelli. L'evangelista Matteo ci richiama a questo senso di Dio nella nostra vita spesso mascherata dalle nostre falsità; una vita vinta dal Maligno.
C'è un bisogno di ritornare alla dimensione contemplativa della vita che non è una fuga dalla realtà della vita, ma un chiedere a Dio le forze morali e spirituali per meglio affrontare le fatiche e le durezze dell'esistenza.
Lasciamoci, allora, alimentare dalla Parola di Dio, facendo in modo che la nostra vita sia trasformata.
Oggi in questa pausa domenicale riflettiamo sulle parole di Gesù facendole nostre: Sia il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno.


per i testi della Messa clicca qui

per la lectio divina clicca qui

per la slide show clicca qui