sabato 20 agosto 2011

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Leggendo il ritornello del Salmo responsoriale: "Signore, il tuo amore è per sempre" e il Vangelo proposto dall'Evangelista Matteo per questa XXI Domenica del tempo ordinario, mi riporta indietro a quelle volte che mi si proponeva la scelta di Cristo!
Il brano riporta una serie di domande da parte di Gesù: una sorta di indagine. Strano vedere Gesù che indaga su di noi! Ma come già sappiamo, la logica di Dio non è la nostra logica. In questi giorni il Vangelo stesso ci ha invitato ad indagare sul senso della vita, sulla verità, su Cristo. Proprio ieri mattina, con la festa di san Bernardo da Chiaravalle ci ha fornito un ingrediente per la ricerca: l'umiltà. In questa domenica Cristo stesso ci sprona... forse ancora non abbiamo risposto, giriamo attorno alle parole, fatichiamo a usare certi "ingredienti" o forse stiamo girovagando. Ma non dobbiamo girovagare per capire cosa dice la gente di Cristo, lo sappiamo già. Manca solo una "definizione" che parte dal proprio cuore, qualcosa di concreto, reale. Un tipico suggerimento per capire potrebbe essere quel rapporto che abbiamo con qualcuno a cui siamo legati, come fossimo perennemente abitanti del suo cuore.
Nel Vangelo odierno Gesù non ci chiede altro che abitare il cuore dell'altro; in una sola parola: amare. E' una sola parola ma di un grande contenuto che purtroppo non riusciamo a contenere. Tanti siamo quei cristiani "dimora di Cristo, loro cibo e bevanda per la vita dello spirito" ma lontani dal cuore e continuiamo a professare "un Dio assente".
La ricerca di senso, di tendere sempre verso l'Assoluto manca alla nostra spiritualità, manca ma non è assente in quanto fa parte della nostra natura. Manca quell'imput per una nuova visione delle realtà. Per il cristiano questo Assoluto è Cristo, luce del mondo. Chi vive questa spiritualità "definisce" se stesso, assumendo uno stile di vita coerente con lo spirito delle beatitudini, col comandamento dell'amore e promuove l'avvento del Regno di Dio e dei suoi valori: "pace, giustizia e gioia nello Spirito" (Rm 14,17 ).

Tutto il Cristianesimo si riassume nel comandamento dell'amore, quello rivelatoci da Gesù in persona. C'è bisogno di riscaldare la nostra fede e di spolverarla per riscoprire il cuore dell'amore in Cristo Gesù Figlio di Dio nostra salvezza.

Il Vangelo ci dà l'umile testimonianza di Pietro, posto a fondamento della nostra fede. La sua stessa professione di fede diventerà ed è ai nostri giorni "roccia di fondazione" e motivo per noi di coerenza con le promesse del battesimo.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


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* foto di Don Mauro Manzoni