giovedì 8 marzo 2012

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

Es 20,1-17
Sal 18
1Cor 1,22-25
Gv 2,13-25: 
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere





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ACTIO
Ripeti spesso e vivi oggi la Parola:
"Mi consumo nell'attesa della tua salvezza, spero nella tua parola" (Sal 118,81).


PER UNA LETTURA SPIRITUALE


L'incarnazione del Verbo di Dio nel seno della Vergine Maria inaugura una tappa assolutamente nuova nella storia della presenza di Dio: tappa nuova, ma anche definitiva poichè si potrebbe forse dare al mondo qualcosa di più? Non c'è più che un tempio nel quale possiamo validamente adorare, pregare e offrire, e dove incontriamo veramente Dio: il corpo di Cristo. In esso il sacrificio diventa interamente spirituale e reale nello stesso tempo, nel senso in cui tale sacrificio procede in noi dallo Spirito di Dio a noi dato.
Dopo l'incarnazione lo Spirito di Dio è veramente dato: è nei fedeli un'acqua zampillante di vita eterna (Gv 4,14), li rende figli di Dio e capaci di possederlo veramente mediante la conoscenza e l'amore. Non si tratta più soltanto di presenza, è un'abitazione di Dio nei fedeli. Tutti personalmente e tutti insieme, nella loro stessa unità, sono il tempio di Dio, poichè sono il corpo di Cristo, animato e unito dal suo Spirito. Questo è il tempio di Dio dei tempi messianici. ma, in questo tempio spirituale, quale esiste nella trama della Storia e del Mondo, l'elemento carnale è ancora, ahimé, non soltanto presente, ma anche dominante e persino ossessionante. Quando tutto ne sarà stato purificato, quando tutto sarà grazia, quando la parte di Dio sarà così vittoriosa che "Dio sarà tutto in tutti", quando sarà stabilito per sempre, col suo Capo, nella casa di Dio. 
La lode del mondo ha bisogno dell'uomo, il quale ne deve essere l'interprete e il mediatore con il suo lavoro e soprattutto con il canto delle sue labbra (Eb 13,15). Ma il culto spirituale dell'uomo e la grazia che lo rende tempio di Dio, non sono perfetti se non in quanto rappresentano quella religione filiale, unico vero rapporto della creatura con il suo Dio, che non può venire se non da Gesù Cristo. E' Gesù Cristo che alla fine è il solo vero tempio di Dio. "Nessuno è salito al cielo fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo" (Gv 3,13) (Y.M:-J. CONGAR, Il mistero del tempio, Torino 1963, 274-275.286, passim).


* immagine di Don Mauro Manzoni