domenica 23 dicembre 2012

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!



Anche quest'anno è già natale... così ricorda una canzone dell'Antoniano. Tutti che corriamo verso i preparativi festosi. L'ultimo preparativo, quello più importante, è all'ultimo posto (sempre se glielo diamo!).
Tutto questo si evidenzia anche dall'abbondanza della Parola di Dio che la stessa liturgia offre alla nostra meditazione. 
Tutti rivolti verso tutt'altra cosa che ci ha fatto perdere la testa. Si continua a lottare per stupidaggini, a fare guerre (anche in politica, che poi di politica non ci sta un briciolo) a seguire ingiustizie e crudeltà pensando di avere ragione ma, in fondo, ci sta solo illusione.
Ma è questo il Natale che ci apprestiamo a celebrare, a rivivere nella nostra vita?
Il Natale ci ricorda che Dio non si è dimenticato di noi. Eppure noi continuiamo a dimenticarci di Lui. Per non andare troppo lontano, qualche giorno fa, molti di noi, impauriti perché doveva finire il mondo, ci siamo dimenticati di Dio.
Natale è un amore che non ha termine ma ci fa cogliere il mistero della vita che non ha mai fine. Il vangelo ci ricorda che solo il semplice, l'umile sa cogliere in profondità il mistero.
Meditando la Parola di Dio, dove ci collochiamo? Quale novità quest'anno, non sotto l'albero, ma nel cuore di ciascuno? 
Penso che la risposta per questa domanda sia personale: ciascuno nel suo cuore deve dare la giusta risposta. Qui posso dire che è Natale ogni volta che incarniamo l'amore di Dio nell'ultimo.
Il vangelo ci dice che quest'amore gratuito facilmente viene rifiutato, tanto è vero che la stessa canzone, citata prima, mette i verbi al condizionale ma apre alla speranza.
Sì, è il giorno della speranza. La speranza richiede una accoglienza fiduciosa distaccandosi dalla mondanità per entrare e adorare il mistero.
Per fortuna tra tante persone ci stanno "i pastori" di oggi che se ne accorgono e lo accettano ed entrano nella mangiatoia.
Entrare nella mangiatoia è iniziare a seguire Cristo verso la Croce passando anche dalle varie croci che, ogni giorno, si incontrano nella vita. Se no, che Natale è? 
Natale è l'incarnazione per amore degli uomini fino alla fine, senza tirarsi indietro. Un giorno quest'amore sarà crocifisso nel pieno rispetto di una libertà dell'uomo di crocifiggere l’Autore della vita.


Santo e vero Natale del Signore a tutti voi!




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