venerdì 14 giugno 2013

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Un banchetto è simbolo di questa domenica del tempo Ordinario. Un banchetto richiama alla festa, alla fraternità, alla solidarietà. In altre parole richiama all'amore.
Certo, per il buontempone richiama solo a riempirsi la pancia per poi perdersi in critiche senza senso, senza giuste risposte, come Simone il fariseo.
Nel Vangelo per tre volte Gesù riceve un invito a tavola da parte dei farisei, cioè da coloro che osservano attentamente tutta la legge con i suoi 613 precetti.
Gesù accetta l’invito a pranzo di un fariseo e nel bel mezzo del pranzo avviene qualcosa di straordinario, l’irruzione di una nota donna di strada che, senza essere invitata, si mette a fare coccole a Gesù (gli lava i piedi, lo profuma, lo accarezza e Gesù lascia fare ) provocando forti reazioni emotive nel fariseo.
Gesù ci presenta oggi due personaggi diversi non solo per sesso (visto che il banchetto era riservato solo agli uomini), tutti e due desiderano incontrare Gesù ma non con lo stesso intento.
Nel fariseo che cerca di camminare nell'ombra, che cerca sempre la sua restrictio mentalis negli altri anche quando non occorre, sembra vederci un pochetto di ognuno di noi che viviamo una continua restrizione mentale.
La donna, invece, nonostante il suo peccato, è libera di esprimersi alle spalle ha un fariseo che si è offeso per la sua intrusione.
Gesù osserva e racconta la loro storia (con una parabola), la nostra storia. Al fariseo riserva rimproveri e alla donna lodi. Come mai?Semplicemente perché sono due persone verso una unica direzione, Cristo, ma con atteggiamenti diversi: lui non ha lo stato d'animo adatto a incontrare veramente Gesù. Mentre la fede della donna è genuina.
La peccatrice insegna che "l’unico modo per ricevere realmente il dono della salvezza di Cristo è riconoscerci con sincerità deboli e peccatori, evitando ogni forma di autogiustificazione". 
Vogliamo in questa domenica ripercorrere i segni dell'amore. Non è facile vivere l'amore. Tutti lo diciamo apertamente sui social network e tutti dobbiamo essere coscienti di sbagliare, anche chi ha Dio nel cuore. 
Chi segue Gesù ricordi di essere un custode del grande amore di Dio e nello stesso tempo fragile, come un vaso di creta.
Gesù si lascia sempre incontrare, ma nell'amore e non nella restrizione del cuore o della mente, così che l’anima possa godere in pieno dei suoi gesti di salvezza e andarsene via “in pace”, cioè portando quella stessa pace che Cristo Gesù le ha donato.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


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