sabato 30 dicembre 2017

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B)

È la domenica della famiglia! Nel clima natalizio, quando l'aria di festa, del calore delle luci, del focolare ci raduna, che ci fa ricordare la nascita del Redentore, ancora una volta la famiglia è al centro della nostra vita. 
La liturgia vuole farlo ricordando una grande famiglia: quella di Nazaret, composta da Gesù, Giuseppe e Maria che casualmente, quest'anno la celebriamo il 31 dicembre, quasi ad affermare che tutto l'anno la famiglia è un valore da vivere.
La liturgia della Parola ci presenta la storia della famiglia di Abramo come modello di chi accoglie. Il Vangelo invece, ci riporta al Tempio, alla presentazione di Gesù.
La pericope di Luca, è l’unico episodio della vita del Signore collocato tra la nascita e l’inizio della vita pubblica, in cui viene evidenziato il mistero di Gesù. 
Noi ricordiamo facilmente questo brano evangelico come "la presentazione di Gesù al tempio". Ciò ci ricorda il legame della famiglia col vero Tempio. Infatti, con Gesù al Tempio, ogni famiglia (ciascuno di noi) deve imparare a non perdere di vista il Centro unico della nostra esistenza. Una vita famigliare, che si svolge sotto lo sguardo di Dio nella fede e nell'amore ha la sua solida base "nell'amicizia e nella pace" (cfr. preghiera sulle offerte).
Celebrare la festa della Santa Famiglia significa che la santità è possibile, anche in famiglia.
Santità... chissà quale perfezione!? Erano perfetti le relazioni tra Maria Giuseppe e Gesù? Capivano tutto al volo? Dai Vangeli non risulta. Sappiamo che la vita a Nazareth è segnata dalla normalità: non ci sono miracoli, guarigioni, predicazioni, folle che accorrono; tutto scorre normalmente, secondo le consuetudini di una pia famiglia israelita. Il vangelo dice che Gesù cresce in età sapienza e grazia. Questo ci suggerisce che anche questi anni sono stati santi.La santità di cui parla la Santa Famiglia, attraverso la penna di san Luca, ci invita ad entrare nel cuore di Dio, ad ascoltare la sua Parola per riflettere quei pensieri che non sono i nostri pensieri (Is 55,8) e tradurli, anche con fatica, in gesti d'amore.Celebrare la festa della Santa Famiglia è un invito ad avere il cuore pieno di Dio per saperlo nuovamente donare.Ogni casa, ogni famiglia, ogni cuore deve essere pieno di Dio, deve accogliere il Verbo fattosi carne e custodirlo perché di lì a poco a poco cresca e, da quel cuore, possa partire per amare, cioè per donarsi tutto al Padre per la salvezza di tutti gli uomini.Questo sia l'augurio per ciascuno di voi, per ogni famiglia.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!



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immagine, fonte: http://la-domenica.it/