sabato 4 agosto 2018

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


In queste domeniche, dopo il racconto della moltiplicazione dei pani, ascolteremo il discorso di Gesù a Cafarnao sul pane della vita. 
Nel vangelo odierno c'è una domanda particolare, forse bistratta: che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Attenzione si parla di "opere di Dio" e non dell'osservanza dei comandamenti. Forse confondiamo le due cose o magari, per qualcuno, non è così. 
Nel Nuovo Testamento il termine "opere", in greco, vuole indicare il lavorare, l'agire, l'operare e vengono usati nel vangelo giovanneo per illustrare l'attività specifica di Gesù, che si aggancia in maniera indissolubile all'opera del Padre (cfr. Gv 5,17; 4,34; 17,4).
Stando a questo pensiero e riprendendo la domanda per noi, fare l'opera di Dio è fare ciò che Dio fa, agire come agisce Dio, comportarsi come Lui si è comportato, come Gesù stesso ha mostrato. E l'opera di Dio è credere nell'opera per eccellenza, in colui che Egli ha mandato.
Non è facile credere in qualcuno. Qui bisogna avere l'atteggiamento del bambino che ciecamente si fida della propria mamma che lo prende per mano e lo guida, cercando di non farlo cadere. Cosìnoi dobbiamo fare con Dio.
Fidarsi di Gesù si ha la certezza di non cadere, perché Dio cerca sempre il bene dell'uomo. E Gesù continua a presentarsi come dono per l'altro e in questa domenica, Pane della vita. Nutrimento della vita. Dio lo fece con Israele nel deserto, lo fece in seguito con Gesù e ancora oggi continua a farlo.
L'esempio per noi è impegnarsi in tutto ciò che concorre a costruire l'essere umano nella sua dignità di persona dando sapore, vivendo il Vangelo.
Un primo impegno sarà in questo mese di agosto, insieme alla calura estiva farsi nutrire da Gesù. Ci proviamo?!

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!

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Immagine, fonte: http://www.ilnuovogiornale.it/