sabato 20 ottobre 2018

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

CINGIAMOCI IL GREMBIULE DELL'AMORE
E NON DELL'ARROGANZA

In queste domeniche stiamo seguendo Gesù verso il Calvario. Non tutti però lo stiamo facendo. Tanti facciamo finta. Tanti siamo capaci di osare. Spesso e volentieri osiamo male, come i figli di Zebedeo che ambiscono i primi posti. 
Questi, infatti, pongono a Gesù una di quelle domande della vita che disturbano il quieto vivere: "sedere a destra" e "sedere a sinistra", in prima fila. Eppure chissà quante volte Gesù continua a ripetere a chi si dichiara cristiano: non amate i primi posti (cfr. Lc 11,43). 
Ancora oggi, come si fa a scuola, nel mondo dello sport o del lavoro vogliamo essere i numero uno o per usare un termine odierno, il bullo di turno che primeggia per non essere sostituito. Poi non parliamo dei social net work: il più cliccato è il migliore. Possiamo continuare all'infinito.
Questa è logica del mondo e non di Dio. Crescere nella logica di Dio non è facile. Non si è discepoli perché siamo devoti. Non si è discepoli perché siamo catechisti, missionari, preti, suore, etc. se non entriamo nella logica di Dio, nel suo amore, servendo gli altri con il cuore di Dio.
Ma Gesù non ha paura di questo e tanto meno ne è succube! Il cuore inquieto di domenica scorsa continua. Gesù però non lo condanna. Egli partendo dal cuore, desidera il meglio per noi. Non persone che fanno gli esigenti per gli altri e i primi a tirarsi indietro, non uomini e donne incompiuti e sbiaditi che fanno i bulli anche in campo religioso, ma pienamente fioriti, regali, nobili, fieri, liberi.
Anzi Dio continua a ripeterci: "guarda sono io che servo e non tu!". In questa logica non esiste il padrone e il servitore ma solo i servitori, perché tutti chiamati alla stessa maniera a servire. Tutti a cingerci quel grembiule dell'amore e non dell'arroganza.
La santità tanto declamata non è una passione spenta ma sempre attiva, perché è una passione in continua conversione. 
Questa conversione ci conduce ad avere un cuore sano, che ci permette di fare il passaggio da "primo" a "servo". Una conversione per nulla facile che ci mette anzitutto in discussione, senza rubarci nulla. Noi pensando ai seggi d'onore crediamo di essere felici. Ma la felicità è dono che viene dall'Alto e non dal basso.
Oggi è anche la giornata missionaria. Occasione per pregare per le missioni, aiutare le missioni e in particolare pensare alla nostra missione. Infatti non possiamo pensare alla missione se non ci facciamo noi missionari con la testimonianza del nostro vivere il battesimo, tutti insieme come Corpo di Cristo, dando la vita, dando un tocco di qualità alle nostre relazioni con gli altri, senza soprusi, in tutti gli ambienti del nostro vivere quotidiano. 

Buona domenica nel Signore a tutti voi!

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immagine, fonte: www.lachiesa.it