sabato 5 gennaio 2019

EPIFANIA DEL SIGNORE (ANNO C)

SEGUIRE LA NOSTRA STELLA: CRISTO GESÙ


Celebriamo in quest'a domenica, del Tempo di Natale, l'Epifania del Signore cioè la sua manifestazione a tutti. Già il giorno di Natale è una manifestazione di Dio, come pure il battesimo del Signore che celebreremo domenica prossima.
Dell'Epifania è rimasta ancora nell'aria per i nostri bambini la festa del carbone, dei cioccolatini o qualsivoglia di regali. Per i cristiani, adulti nella fede, è la festa dei cuori rinnovati, dei cuori che hanno incontrato il Signore e lo hanno seguito. Infatti, l'Epifania è il giorno in cui ci muoviamo verso Cristo per fare con Lui un cammino particolare. 
Questa festa è per tutti, perché l'Epifania del Signore è per tutti. Anche il Vangelo è per tutti e non riservato ad una cerchia di persone se no non sarebbe Vangelo. Non ci sarebbe la Lieta Notizia, una novità per il mondo, ma solo un mondo fiscale che stabilisce se sei dentro o fuori (così come già sappiamo dai media o dalla nostra stessa vita).
Abbiamo detto che il Vangelo è destinato a tutti. Infatti, abbiamo delle persone pagane venute da lontano per adorare Gesù, che sono classificati come magi, astrologi.
La Manifestazione del Signore o la sua Epifania, se preferite, è una festa straordinaria che annuncia ancora una volta che quel Bimbo di Betlemme non è un tesoro privato di Israele - popolo della promessa - ma è per tutti i popoli della terra, così come ripeteremo durante il Salmo responsoriale della Messa. 
Ma finisce tutto qui? No! La tradizione popolare ci ricorda un proverbio che lo lega con la fine delle feste natalizie: "con l'epifania tutte le feste vanno via". Qui inizia la festa, perché inizia il cammino che parte da un incontro rinnovato, un incontro che si fa desiderio di incontrarlo, perché Lui è per tutti e non basta essere vicini per incontrarlo. 
Nel Vangelo odierno, notiamo la differenza che usa l'evangelista Matteo nel cammino della fede tra luce ed ombra, tra i Magi ed Erode. Abbiamo la luce che i Magi accolgono e seguono e le tenebre in cui rimane immerso l’ansioso ed orgoglioso Erode insieme agli scribi e ai farisei.
Anche oggi c'è un Erode di turno. Forse può essere uno di noi! Non basta essere nati in una nazione culturalmente cristiana (anche se oggi non ci riconosciamo tali), “fare delle pratiche religiose” o corsi teologici per essere cristiani. Non basta recitare rosari o preghiere varie, appendere immagini sacre in tutti gli angoli delle nostre case e nemmeno andare a Messa tutte le domeniche, per dirci uomini e donne di fede. 
Una cosa è fare i cristiani, altra è essere cristiani! 
L’accoglienza di Gesù nella nostra vita esige un sì, una partenza, un desiderio, una ricerca, un annuncio; così come fecero quei magi.
Forse ci manca ancora quello spirito natalizio che ci conduce tutto l'anno fino al prossimo natale. Allora, coraggio, come i Magi, alziamo lo sguardo a Cristo nostra stella. Usciamo dagli schemi personali o tradizionali, usciamo dal nostro io puntando lo sguardo oltre l'orizzonte. 
Come i Magi, entriamo in casa cioè in quel mistero del Bambino insieme a Maria e Giuseppe per contemplarne la piccolezza da vivere e non uccidere.
Dio ha un sogno... non facciamo l'Erode di turno che col disprezzo distrugge i sogni del cuore. Accogliamo l'altro, ascoltiamolo... forse in lui ci sta la novità e la novità per noi è Cristo Gesù!

Buona Epifania del Signore a tutti voi!


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immagine: https://www.la-domenica.it/epifania-del-signore-2019/