giovedì 6 marzo 2008

LA PAROLA DI GESU' E' SCOMODA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

La Parola ci scuote sempre, anche quando noi vogliamo sopprimerla (vedi Gv 7,1-2.10.25-30). Gesù deve nascondersi, e il popolo non sa cosa pensare di lui, perché i capi religiosi della nazione non credono che Lui sia il Messia. I farisei non credono in Gesù, perché non osserva le leggi del sabato o abluzioni rituali, e non penetrano in profondità nel suo insegnamento. I sacerdoti rifiutano Gesù per motivi politici.
Oggi, anche noi, più o meno siamo così. Ma chiediamoci pure: cosa ne pensiamo di Lui? Le parole di Gesù non si scontrano oggi nel nostro mondo con simili difficoltà di credibilità? Quali sono le cause della debolezza della nostra fede? Certamente forme e pensiero sono diverse dai tempi di Gesù e non si tratta sempre di formalismo religioso. È a volte scientifico, a volte legato ai costumi. Anche il pensiero politico si forma in maniera diversa pur essendo comunque essenziale. I marxisti non sono i soli ad aver rifiutato la fede nel nome di una teoria politica. Le società del consumo, nella corsa al benessere materiale, fanno in pratica la stessa cosa, anche se non la teorizzano. Ma anche noi stessi che non siamo capaci di assumerci responsabilità, che entriamo facilmente in conflitto a motivo del formalismo morale o un conflitto all’interno di una società laica nella difesa del bene, del prossimo e dei suoi diritti alla vita e a una giustizia equa. Che cosa abbiamo fatto per introdurre nella vita sociale e politica dei nostri paesi, che conoscono il Vangelo da secoli, i principi dell’amore del prossimo? Non meritiamo forse il rimprovero di Gesù, perché non osserviamo la legge divina, perché uccidiamo e nuociamo agli altri?
Ci sarebbe parecchio da riflettere... ad ognuno il suo. Preghiamo lo Spirito Santo perché ci dia quella luce per vedere in realtà chi siamo e come agiamo.