martedì 14 luglio 2009

15 Luglio: San Bonaventura

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Nel Vangelo odierno, in cui ricordiamo san Bonaventura, Gesù rivela quale è il modo di giudicare del Padre: la scelta di rivelarsi non ai sapienti e ai dotti, ma agli umili (vedi
Mt 11,25-27). Dice Isaia: "Perirà la sapienza dei sapienti e si eclisserà l'intelligenza degli intelligenti.., gl'umili invece si rallegreranno nel Signore e i poveri gioiranno nel Santo d'Israele" (Is 29,14.19). E san Paolo, guardando la sua Chiesa di Corinto: "Considerate la vostra vocazione, fratelli: dal punto di vista umano, non ci sono tra voi molti sapienti, né molti potenti, né molti nobili. Ma ciò che nel mondo è stolto, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; ciò che nel mondo è debole, Dio lo ha scelto per confondere i forti; ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato, e ciò che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa vantarsi davanti a Dio" (1Cor 1,26-29). Ma anche nelle apparizioni della vergine Maria, si ripete qualcosa del genere. Santa Bernadette diceva a quanti si chiedevano perchè è apparsa a lei figlia di mugnai e non altri più sapienti: "La Madonna ha scelto me perché ero la più ignorantona di Lourdes".
Anche oggi capita di frequente e a molti di ritenere che la scienza e la sapienza di questo mondo ci possano spalancare tutte le porte del sapere anche quelle del cielo. Chi chiacchiera con vana ostentazione alla televisione, chi si spaccia come intellettuale o artista, chi manovra capitali ed economia... se ne sta alla larga dalla Chiesa, quasi come se non ce ne fosse di bisogno. Non gliene importa niente di Cristo!
Anzi il Signore smentisce categoricamente questa umana presunzione e, esultando nello Spirito Santo, afferma,: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto».
La piccolezza qui sta ad indicare l'adornarsi di quella interiore semplicità, che rende disponibili all'ascolto, docili e pronti ad eseguire la volontà di Dio. I piccoli vivono in purezza e semplicità di cuore, si nutrono di fede, accettano i doni di Dio e a questi conformano la propria vita.
Ricordate? Ci è sempre annunciato che la nostra vita è per la vita eterna. Dire queste parole significa che ci è stata rivelata l'essenza stessa di Dio, il suo infinito amore di Padre, manifestato in Cristo. Vivono nello splendore di Dio e conseguono la santità.
Ma come sappiamo, sono frequenti le presunzioni umane, quelle che ci inducono a voler guardare Dio e le cose di Dio, solo con la ragione umana; così ci si autocondanna ad un inevitabile naufragio della fede, che sconfina spesso nel naufragio della vita. Diceva Santa Teresa di Gesù Bambino: "Sono troppo piccola per coltivare vanità spirituali, o per tessere delle frasi intorno all'umiltà, facendomi credere umile. Preferisco dire che Dio ha fatto cose grandi nella mia anima, e la più grande è di aver dimostrato la mia piccolezza, in potenza e insieme l'onnipotenza del suo Amore".
Questo brano contiene un forte richiamo alla conversione rivolto a tutti, ma specialmente ai teologi.
La salvezza non si raggiunge o ottiene con la cultura, coi libri, con la trasmissione umana, ma è un dono di fede, una scelta, e viene data da Dio, tramite Cristo Gesù. La rivelazione della sapienza di Dio non incontra l'uomo nella sua sapienza e assennatezza, ma dove smette di fare affidamento sulla propria sapienza. Dio dona la sua rivelazione a modo suo. Il cuore umano trova riposo quando accoglie come dono la bontà e l'amore di Dio e quando percorre deciso il cammino nel quale Cristo l'ha preceduto: il cammino della croce.
Preghiamo allora perché ci venga donata la vera sapienza, quella che viene dallo Spirito Santo, per varcare i confini del mondo e proiettarci verso le verità ultime, oggetto della nostra fede e della nostra speranza, della nostra attesa.