giovedì 25 ottobre 2007

LASCIATI INFIAMMARE DAL FUOCO DEL VANGELO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Il Vangelo in qualche maniera disturba alla nostra vita ordinaria. Anche quello di quest'oggi (vedi Lc 12, 49-53) si presenta scomodo, per insegnarci a non riposare, a non stravolgere il Vangelo come troppe volte abbiamo fatto, a non infiorarlo e zuccherarlo fino a renderlo immangiabile. Essere cristiani non è una pia devozione o starsene a guardare il cielo! La fede non è un anestetico! Le parole di quest'oggi sono più dure degli altri giorni. Gesù è Colui che porta il fuoco e la divisione. La sua parola è come una spada doppio taglio (cfr. Eb 4,12) che ci induce a verità adulta e virile e non come tanti fanno credere fanatica o guerriera.
Carisismi, essere cristiani costa, per questo la Parola di oggi, con un suo proprio linguaggio, ci invita a prenderne coscienza; se non ho mai subito una presa in giro o uno sguardo di commiserazione per la mia fede significa solo due cose: o vivo da intoccabile o proprio non si vede che sono cristiano.
Penso che l'Evangelista Luca guardava proprio questo tipo di comunità che sperimentava la violenza della fede. Ma anche oggi, la fede cristiana subisce violenza e fin da bambini basta vedere come nelle scuole o per internet fanno girare "il piccolo ateo", un anticatechismo per ragazzi e ragazze dove il tutto viene messo in discussione, dove la Verità per eccellenza viene descritta menzogna, dove i valori non sono più.
Ma basta andare per le piazze, per le vie dove possiamo incontrare figli credenti che subiscono la pressione di genitori disillusi e acidi, giovani che scelgono di consacrare la loro vita presi per pazzi, genitori preoccupati per figli che – invece di rincretinire davanti alla play station (o un pc) – dedicano il pomeriggio ai ragazzi dell'oratorio.
Ecco perché tutti e nessuno escluso siamo chiamati a vivere il nostro battesimo, siamo chiamati ad essere missionari anche a costo di qualche sacrificio.
Coraggio allora, chiediamo al Signore un po' di determinazione e passione, sempre nella mite logica del Suo Vangelo.
Preghiamo così: essere discepoli, Signore, costa, alle volte. Donaci di fare un'esperienza così travolgente del tuo amore da non lasciarci mai allontanare da te che sei l'unica fonte di bene.