mercoledì 12 dicembre 2007

DIO E' PADRE DI TUTTI

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Celebriamo una santa martire: Santa Lucia. Forse una coincidenza, ma il Vangelo ci ricorda un'altro martire (vedi Mt 11,11-15) le cui parole, forse, possono anche adattarsi per questa martire siracusana.
Nel vangelo, Gesù dà un'opinione su Giovanni Battista paragonandolo con le persone del Vecchio Testamento: non c'è nessuno più grande di Giovanni. Giovanni è il più grande di tutti. Ma paragonato con il Nuovo Testamento, Giovanni è inferiore a tutti. Il più piccolo nel Regno è più grande di Giovanni! Come capire questa qualificazione apparentemente contraddittoria che Gesù fa di Giovanni? Giovanni fu grande! Il maggiore di tutti! Ed il più piccolo nel Regno dei cieli è più grande di Giovanni! Giovanni è il maggiore, perché lui era l'ultimo eco del Vecchio Testamento. Fu Giovanni che, per la sua fedeltà, potè finalmente indicare il messia al popolo: "Ecco l'agnello di Dio!" (Gv 1,36), e la lunga storia iniziata con Abramo raggiunse il suo obiettivo. Ma Giovanni non fu capace di capire da solo la portata della presenza del Regno di Dio in Gesù. Lui era nel dubbio: "E' il Signore o dobbiamo aspettare un altro?" (Mt 11,3).
La storia antica, essa sola, non comunica alla persona la luce sufficiente per capire tutta la novità della Buona Notizia di Dio che Gesù ci porta. Il Nuovo non entra nell'Antico. Sant'Agostino diceva: "Novum in Vetere latet, Vetus in Novo patet", che significa: "Il Nuovo è già nascosto nel Vecchio. Ma il Vecchio rivela solo il suo pieno significato nel Nuovo". Chi sta con Gesù e vive con lui riceve da lui una luce che dà occhi nuovi per scoprire un significato più profondo nel Vecchio. E qual'è questa novità? Gesù offre una chiave: "La legge e tutti i profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi, intenda!" Gesù non spiega, ma dice: "Chi ha orecchi, intenda. Elia doveva venire per preparare la venuta del Messia e ricostruire la comunità: "Ricondurre il cuore dei genitori verso i figli ed il cuore dei figli per i genitori" (Mal 3,24).
Giovanni annunciò il Messia e cercò di ricostruire la comunità (Lc 1,17). Ma gli sfuggiva il mistero più profondo della vita in comunità. Solo Gesù lo comunicò, annunciando che Dio è Padre e, quindi, siamo tutti fratelli e sorelle. Questo annuncio porta con sé una forza nuova che ci rende capaci di superare le divergenze e creare comunità. Sono questi i violenti che riescono a conquistare il Regno. Il Regno non è una dottrina, ma è un modo nuovo di vivere come fratelli e sorelle, a partire dall'annuncio che Gesù fa: Dio è Padre di tutti.
Fermiamoci per un momento dopo l'ascolto di questa Parola, di questo commento e cerchiamo di capire: Gesù aiutò Giovanni a capire meglio i fatti per mezzo della Bibbia. La Bibbia mi aiuta a capire meglio i fatti della mia vita?
Preghiamo così: Vieni Spirito Santo dentro il mio cuore, togli ciò che è mio e metti ciò che è Tuo.