domenica 20 gennaio 2008

PERCHE' PREFERISCI LA TOPPA VECCHIA SULL'ABITO NUOVO?

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Il tesoro per il quale un cristiano deve saper vendere tutto è l'amore di Dio: come san Paolo anche noi siamo certi che nulla potrà separarcene.
Santa Agnese ci mostra oggi la vittoria dell'amore. Ma qual è questa vittoria? L'amore di Dio secondo san Paolo è l'amore cristiano cioè mai separato dall'amore del prossimo ed è bellissimo vederlo nei martiri. Malgrado le persecuzioni essi non sono mai venuti meno a questo amore più forte dell'odio. In modo speciale essi hanno riportato la vittoria dell'amore sull'odio non rinunciando mai ad amare i loro persecutori.
Un giovane cristiano di 22 anni, durante la guerra in Libano, stava preparandosi al sacerdozio e prevedendo la sua possibile morte, scrisse una lettera ai suoi familiari: "Ho una sola cosa da chiedervi: perdonate di cuore a quelli che mi avranno ucciso; domandate con me che il mio sangue serva come riscatto per il Libano, come offerta per la pace, per l'amore che sono scomparsi nel nostro paese e nel mondo; che la mia morte insegni agli uomini la carità. Il Signore vi consoli. Io non rimpiango questo mondo ma mi rattrista il pensiero della vostra tristezza. Pregate, pregate e amate i vostri nemici".
È una testimonianza viva della vittoria dell'amore cristiano, che scaturisce dal Vangelo. Ciò che ha risalto nel vangelo odierno è l'esplosiva novità dell'Amore (vedi Mc 2,18-22). In realtà è Gesù stesso questo Amore sempre nuovo perché è la rivelazione dell'eterno, infinito amore di Dio per noi, per me. E l'incompatibilità è proprio tra quello che si degrada e invecchia perché non ha in sé vitalità d'amore e quello che, essendo autenticità di amore, non si corrompe, anzi rinnova quello che investe. La toppa vecchia sull'abito nuovo e l'otre vecchio in cui versi vino nuovo significa dunque l'incompatibilità tra il pensare e il vivere chiusi e ristretti nelle proprie paure, nelle preoccupazioni, negli affanni legati al troppo fare e il non essere disponibili alla forza esigente ma rinnovatrice dell'amore.
Ringraziamo il Signore di farci conoscere che anche oggi i cristiani muoiono come Gesù perdonando chi li uccide; preghiamo per i cristiani che sono tuttora perseguitati e domandiamo di poter essere promotori di unità con la carità che supera ogni odio.