venerdì 10 ottobre 2008

CHIAMATI A FARE LA PAROLA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Penso che sappiate che nella Chiesa cattolica il sabato è dedicato alla Vergine Maria e per coincidenza il Vangelo odierno ci presenta un episodio in cui la Madre del Signore è indicata come colei che ascolta la parola di Dio e la osserva (vedi Lc 11,27-28). In questa settimana la Parola ci ha fatto fare questa strada: prima con la preghiera del Padre nostro in cui Gesù invita tutti a chiamare Dio Abbà; poi col discorso sulla necessità della preghiera fatta con insistenza sempre; poi, ancora, con la restituzione della parola all'uomo posseduto da un demonio che lo rendeva muto. Tanto è lo stupore suscitato che una donna, tra la folla, prorompe in un'esclamazione di ammirazione verso la Madre di Gesù, che in realtà, nella mentalità orientale, è esaltazione del figlio. Attenzione, sembrerebbe uno sgarbo verso Maria, ma Gesù non rifiuta la beatitudine rivolta a sua madre. Sì, sua Madre è beata, è cioè una donna realizzata, ma perché ascolta e conserva nel cuore e nella vita la Parola di Dio. E' dentro quel suo tipico atteggiamento interiore (di cui l'evangelista Luca parla ben due volte nel 2° capitolo del suo Vangelo) che sta la sua capacità di essergli Madre. Gesù, però, estende a tutti coloro che ascoltano e accolgono la Parola di Dio l'invito e la beatitudine.
Forse nella donna vi è un pizzico di invidia, una invidia che magari ce la ritroviamo dentro i noi. Ma Gesù vuol far capire che non c'è tempo per l'invidia, siamo chiamati ad imitare Maria. Infatti tutti possono essere padri e madri come Maria se ascoltiamo e custodiamo la Parola.
Riflettiamo bene su questo breve passo evangelico e preghiamo così: O Maria, tutta Parola di Dio, aiutaci ad ascoltare con l'orecchio e a custodire con il cuore le parole del Figlio tuo Gesù, per diventare Sua dimora, oggi.