lunedì 3 novembre 2008

INTERPRETI DELLE NECESSITA' DI OGNI UOMO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo un grande vescovo della Chiesa cattolica: san Carlo Borromeo. Il vangelo di oggi continua la riflessione attorno a temi legati alla tavola ed all’invito (vedi Lc 14,15-24). Gesù racconta la parabola del banchetto. Una parabola che era una luce per le comunità del tempo di Luca. Infatti, nelle comunità del tempo di Luca c’erano cristiani, venuti dal giudaismo e cristiani venuti dai gentili, chiamati pagani. Nonostante le differenze di razza, classe e genere, loro vivevano a fondo l’ideale della condivisione e della comunione (At 2,42; 4,32; 5,12). Ma c’erano molte difficoltà perché alcune norme di purezza formale impedivano ai giudei di mangiare con i pagani. E pur dopo essere entrati nella comunità cristiana, alcuni di loro conservavano questa vecchia usanza di non sedersi a tavolo con un pagano. Per questo Pietro entro in conflitto con la comunità di Gerusalemme per essere entrato a casa di Cornelio, un pagano, e per aver mangiato con lui (At 11,3). Dinanzi a questa problematica delle comunità, Luca conservò una serie di parole di Gesù nei riguardi del banchetto (Lc 14,1-24). La parabola che qui meditiamo è un ritratto di ciò che stava avvenendo nelle comunità.
C'è una priorità nel cammino della fede: capire che il Regno di Dio è questo invito del Signore a renderci disponibili per accogliere, già qui e ora, la sua gioia. La fede, infatti, non va vissuta come una serie di doveri, di pesi e fatica da accollarsi inderogabilmente. Il Signore ci chiama al banchetto, alla festa del suo amore: a questo si tratta anzitutto di aprirci! Dopo, certo, verrà l'operosità dei nostri impegni, vissuti, però, in questa ottica, in questa atmosfera dove quel che anzitutto conta è la festa dello stare intimamente uniti nel cuore, al Signore Gesù da cui attingo serenità e forza per operare il bene. La stoltezza, dunque, è preferire i propri affari, affetti limitati e lasciarsi interamente assorbire da essi. "Devo andare a vedere il campo che ho comprato". "Devo andare a provare cinque paia di buoi... Ho preso moglie". E' un "intasarsi" di priorità sbagliate! Per paura di rinunciare ad esse, ecco: mi precludo l'entrata al banchetto della gioia.
Affidiamoci all'intercessione di san Carlo perché possiamo rinnovarci incessantemente, e sempre più conforme al modello evangelico, manifestiamo al mondo il vero volto del Cristo Signore.