venerdì 19 dicembre 2008

CHIAMATI AD UNA MATERNITA' SPIRITUALE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il brano evangelico di questo sabato della III settimana di Avvento, ci introduce e ci anticipa il messaggio di Domenica IV di Avvento. Infatti, la liturgia di questo giorno sottolinea la presenza di Maria nel grande evento dell'incarnazione. Ritorna ancora alla nostra riflessione l’evento semplice e misterioso insieme, dell’annunciazione (vedi Lc 1,26-38).
La Parola del Signore si rende presente, per mezzo di un Angelo, nella casa di Maria, nella sua quotidanità, tra le occupazioni e le cose di ogni giorno. La sorprende quando è già promessa sposa di Giuseppe: quando ha già detto il suo sì ad un uomo. Adesso dopo aver fatto i suoi piani con Giuseppe, le viene proposto di pronunciare ancora un sì, ma a Dio.
La quotidianità di Maria è come quella di tante altre donne della sua stessa età, vivendo il "grafico" della sua vita tra alti e bassi, tra gioie e dolori. Adesso una proposta del tutto particolare, non vuole spezzare il suo "grafico" ma perfezionarlo. Del resto Gesù dirà: "sono venuto non per abolire la legge ma a perfezionarla" (Mt 5.17). Ma Maria non è del tutto sprovveduta perché, come tutto Israele, attende il Messia promesso dai profeti. Il suo atteggiamento davanti alla Parola è di una giovane capace di ascoltare. Però usa la sua intellingenza nel chiedere per poi dare il suo assenso pensato ed intelligente. Questa sua fede ragionevole la porta ad essere donna e madre.
Anche noi con l'ascolto di questa pagina evangelica, pur avendola ascoltata tante volte, siamo chiamati ad una maternità spirituale, se ascoltiamo con il cuore, come Maria ascolto l'angelo. È proprio della parola di Dio tornare a parlare al cuore dei credenti; ma ogni volta risuona in maniera nuova appunto per rinnovare il cuore. Come accadde a Zaccaria, anche a Maria quelle parole provocarono un turbamento. Ma Maria lascia che la Parola penetri in lei lentamene, come la pioggia penetra nel terreno.
Maria, pur cosciente della sua debolezza, rispose all'angelo con il suo "si" e con il suo "si" è divenuta la prima dei credenti, la prima che ha accolto con il cuore la Parola di Dio, al punto che è diventata carne della sua carne. Ella sta davanti a noi e continua ad insegnarci la via della fede che è, appunto, quella dell'ascolto. Ma deve essere un ascolto che lascia entrare la Parola così profondamente nel cuore da cambiarlo, da trasformarlo sino a conformarsi all'immagine del Signore Gesù. Fu questa la beatitudine di Maria. In questi giorni lasciamoci accompagnare dal suo esempio e con lei diciamo: "Ecco la serva del Signore, avvenga a me secondo la tua parola".






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