sabato 13 dicembre 2008

III DOMENICA DI AVVENTO - GAUDETE -

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!




Rallegratevi nel Signore, perché egli è vicino. E' questo l'invito di questa terza domenica di Avvento, il Signore che viene è fonte di gioia.
Questa terza domenica di Avvento è chiamata “la domenica della gioia”. Ma perché questa gioia sia autentica è necessario che noi ci apriamo a lui, permettergli di aprire le porte che ci impediscono di incontrarlo. Nelle tenebre si è accesa una luce, nel deserto si è levata una voce. E’ annunciata la buona notizia: il Signore viene! Preparate le sue vie, perché ormai è vicino. Ornate la vostra anima come una sposa si adorna nel giorno delle nozze. E’ arrivato il messaggero. Giovanni Battista non è la luce, ma uno che annuncia la luce. Ecco cos’è un profeta: testi­mone della luce e non del­l’ombra; annunciatore del bene non dello sfascio o del degrado del mondo; senti­nella del positivo non dei di­fetti o dei peccati che asse­diano ogni epoca e ogni vi­ta; testimone che ogni Ada­mo ha conservato in sé, sot­to la tunica di pelle, una tu­nica di bellezza che il Mes­sia, nei giorni più veri, ri­porterà alla vista e alla gioia di tutti.
Attenzione: il Vangelo di oggi ci annunzia l’autore della gioia: «In mezzo a voi c'è uno che non conoscete». Il Messia, il Salvatore, è già in mezzo a noi. Lo attendiamo nel Natale, ricordando la sua nascita, ma già è qui, nelle nostre chiese, nel sacramento dell'Eucarestia, nei nostri cuori. Lui è la radice della nostra gioia. Gesù è venuto a portare la sola e vera rivoluzione nella vita dell'umanità, quella dell'amore. Il segno della fede in Cristo che viene a salvarci è di avere una vita nella gioia. Non possiamo aspettare Gesù che viene nel Natale ed essere tristi. Qualcuno potrebbe dire: «Come si fa oggi ad essere lieti, con tutte le sofferenze e insicurezze che ci turbano, con le brutte notizie che leggiamo sui giornali e vediamo alla televisione? Con tutti i crimini, con tutta la povertà, la mancanza di lavoro, la violenza che ci sono attorno a noi? Come si possono ignorare tante situazioni di dolore e di oppressione?». Se noi ci fermiamo ad una visione materiale del mondo, abbiamo mille motivi per essere preoccupati, tristi, pessimisti, scoraggiati. Ma se ci convertiamo ad una visione di fede, non possiamo che essere pieni di gioia, nonostante i dolori e le difficoltà della vita. Felici perché il Signore Gesù è venuto a salvarci; perché la vita umana è un rapido passaggio, perché Dio ci attende a braccia aperte per un'eternità felice.
Mentre accendiamo la terza candela (almeno dove vi è l'usanza) ognuno di noi vuole essere torcia che brilla, fiamma che riscalda.
Vieni, Signore, a salvarci, avvolgici nella tua luce, riscaldaci nel tuo amore!



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