lunedì 11 gennaio 2010

Martedì della I settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


L'evangelista Marco, nella cornice di un giorno di sabato, ci offre un quadro della attività di Gesù: il suo programma messianico . Lo troviamo che di sabato entra in sinagoga e si mise ad insegnare (vedi Mc 1,21b-28).
Stranamente, però, non riporta il contenuto di questo insegnamento, ma si sofferma sulla reazione di coloro che lo ascoltano. Per questo suo modo diverso, Gesù crea una coscienza critica nella gente rispetto alle autorità religiose dell'epoca: «erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi». Questo fa spostare l'attenzione dalla dottrina insegnata alla persona del Maestro: non è il contenuto dell'insegnamento a provocare lo stupore, ma il fatto che provenga da Gesù, partendo dalla sua esperienza di Dio e dalla sua vita. La sua parola ha le radici nel cuore, a cui è riconosciuta una particolare autorità.
Leggendo il vangelo, anche noi ci accostiamo a Lui e impariamo a conoscerlo. Infatti la Parola fatta carne, è tornata Parola nel racconto del vangelo, per farsi ascoltare ancora oggi da noi.
Ad ogni parola che udiamo, corrisponde sempre una parola silenziosa di Gesù maestro di vita interiore, che muove il nostro cuore attirandolo al suo cuore. Questo scatena in noi le reazioni delle nostre paure e le resistenze del nemico, che si oppongono a Dio e alla sua persona: "Sei venuto a distruggerci!". Ma la Parola di Gesù ha il potere di muovere non solo noi a seguirlo, ma quello di liberarci dallo spirito del male. "Taci ed esci da lui!".
Facciamo attenzione alla forza dei due imperativi: taci, esci. Questi operano quello che esprimono. E tale è la Parola di Dio: un'energia divina che s'impone e che realizza ciò che dice, là dove le si fa spazio con profonda fede.
Ora si tratta di capire che anche in noi, nella nostra personale vicenda quotidiana, sono in gioco due forze opposte: quella del maligno con le sue seduzioni i suoi inganni le sue suggestioni, e quella della Grazia di Dio con la potenza della sua Parola operante in chi crede, e si apre a una piena fiducia.
Viviamo in un tempo in cui la realtà del maligno è negata e irrisa da un razionalismo esasperato oppure è sogguardata con nocchi di paura, dentro una mentalità che si attiene a creduloneria: tra ignoranza e superstizione.
All'inizio della sua attività Gesù ci libera dal male che ci tiene schiavi. "Taci" "esci" è Parola di Gesù e parola emblematica di quello che è vero come il sole: Satana c'è, ma Dio è infinitamente più forte di Lui. Preghiamo allora perchè la nostra vita sia libera da ogni forma di schiavitù.
Dammi, Signore, un cuore vigilante, lucido nel cogliere le insinuazioni del maligno. Ma dammi anche una grande, tenace, perseverante fiducia in te, nella tua potenza liberatrice.